E'un pranzo di antivigilia di Pasqua indigesto per la Roma che, al Dall'Ara, lascia due punti preziosi nella corsa alla zona Champions. Finisce 1-1, con vantaggio di Pulgar nella parte alta del match e pareggio di Dzeko nella ripresa. Pari giusto, alla fine, con il Bologna che ha fatto la sua onesta e gagliarda partita controllando la Roma in avvio per poi colpirla alla prima occasione. Non brillante la prova dei giallorossi che hanno patito la perdita di Nainggolan dopo appena quindici minuti e che non sono riusciti a far valere una qualità tecnica sulla carta superiore. Donadoni, fa esordire il terzo portiere Santurro e conferma per il resto Palacio al centro della prima linea. In campo Federico Di Francesco, figlio del tecnico giallorosso e l'ex Torosidis, mentre Mattia Destro parte dalla panchina, con Verdi ad affiancare Palacio e Di Francesco nel provare a graffiare dalle parte di Alisson. Nella Roma Schick vince il ballottaggio con Dzeko anche in vista Champions. Ai suoi lati Perotti ed El Shaarawy, mediana con De Rossi, Nainggolan e Strootman, dietro confermati Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov davanti ad Alisson. Arbitra Irrati.
Bologna avanti
Non c'è il tutto esaurito al Dall'Ara nel match dell'ora di pranzo, folto, tremila, il settore ospiti. Prima del via, un minuto di silenzio per ricordare Emiliano Mondonico e il “cuore” giallorossoblu Fabrizio Frizzi. Bologna e Roma a specchio con il 4-3-3. Parte subito forte la Roma che ha fretta di chiuderla. Nainggolan imbecca Schick che calcia di prima intenzione e guadagna un angolo. Sugli sviluppi incornata di De Rossi, salva Santurro. Bologna in affanno. De Maio si incolla a Schick, Torosidis va su Perotti mentre Masina prende in consegna El Shaarawy. In mezzo Poli va su Strootman, mentre è più libero di spaziare Nainggolan che non regala punti di riferimento, seguito però come un'ombra da Pulgar che si scambia ripetutamente la marcatura con Poli. La Roma pressa alta, Bologna molto chiuso nello spazio di un fazzoletto. Donadoni sceglie l'attendismo, mentre Di Francesco dopo 15' perde per infortunio Nainggolan, problemi al flessore. Al suo posto Gerson. Da valutare, in chiave Barcellona, le condizioni del belga. Bologna attendista, dicevamo, ma non rinunciatario. E con l'uscita del belga la partita cambia. Manca il raccordo in mezzo, Pulgar e Donsah prendono campo. Il ghanese la manda di testa di poco alta sopra la trasversa e un minuto dopo il Bologna trova il vantaggio. A firmarlo è Pulgar con un destro chirurgico su assist di Di Francesco che si infila a fil di palo non lasciando scampo ad Alisson: 1-0 Bologna che adesso prende coraggio. La Roma prova a scuotersi, ma il giro palla è lento. El Shaarawy non sfonda nell'uno contro uno, ma prima della mezz'ora confeziona due interessanti palle gol. Perotti dapprima la mette in mezzo per Schick anticipato in angolo dall'onnipresente Pulgar al momento della conclusione. Dalla bandierina, centro di Kolarov, Schick la prolunga di testa per Strootman che, a porta vuota, la manda incredibilmente sul palo. Bologna che ha tenuto botta all'avvio prorompente della Roma ma che con il passare dei minuti ha fatto quello che è nelle sue corde. Squadra raccolta e Roma che fatica a trovare spazi. Gran duello sulla corsia di destra tra Di Francesco e Florenzi. De Rossi detta i tempi, si agita, cerca varchi, ma la difesa del Bologna si difende con ordine. Schick va giù in area su centro di Kolarov, Irrati si consulta con il Var Tagliavento e fa proseguire. Contropiede Bologna su una palla persa in mezzo dalla Roma. Piulgar lancia Palacio che però si allunga troppo il pallone davanti ad Alisson. Partita più aperta, con la Roma che adesso si scopre lasciando spazio al controgioco degli uomini di Donadoni che davanti vantano calciatori di livello. Quattro di recupero e succede nulla con il Bologna che va al riposo avanti meritatamente grazie al guizzo di Pulgar, legittimato da un finale di tempo più sanguigno, con la Roma troppo lenta nel giro palla rispetto a un Bologna, raccolto e attendista ma sempre pronto a sfruttare l'attimo.
Pari di Dzeko
Schick non è un centravanti e lo si capisce anche in avvio di ripresa. Leziosa la Roma, concreto il Bologna. Almeno fino a questo momento. Quindici della seconda frazione ed è il momento di Dzeko che prende il posto dell'evanescente El Shaarawy. La Roma attacca ma con idee annebbiate figlie della frenesia. Bologna sempre attento, concede nulla dietro e quando riparte è sempre una spina nel fianco. Fuori Di Francesco, dentro Orsolini, con Donadoni che rafforza gli ormeggi in vista del possibile rush finale della Roma quando da giocare ci sono poco più di quindici minuti. Fuori Strootman, dentro Defrel con la Roma che adesso gioca il tutto per tutto, con quattro attaccanti in campo. E il pari arriva alla prima percussione: a firmarlo è proprio il bosniaco, il cui ingresso ha spostato gli equilibri e che è bravissimo, di testa, a raccogliere un centro di Perotti scavalcando Santurro. Adesso i ruoli si invertono, con la Roma che prende coraggio e il Bologna che prova a difendere il pari. I giallorossi attaccano a pieno organico anche se i minuti passano inesorabilmente. Altri quattro di recupero ma finisce 1-1, con un ottimo punto per il Bologna che, a tratti, ha giocato meglio e ha accarezzato il sogno dello sgambetto. Due punti persi per una Roma che era partita bene ma che ha sofferto troppo l'uscita di Nainggolan. Mercoledì a Barcellona, ci vorrà ben altro.