Una partita da vincere a ogni costo, per rispondere al poker dell'Inter e riprendersi il terzo posto nella giornata che sancisce il quasi certo ritorno in serie B del Benevento e la riapertura della corsa scudetto del Napoli, vincente con l'Udinese nello stesso giorno in cui la Juve impatta a Crotone (1-1). Missione compiuta con qualche sofferenza di troppo per la Roma che batte il Genoa 2 a 1. Ampio turnover per Di Francesco che, rivoluziona il centrocampo schierando dall'inizio Pellegrini, Gonalons e Gerson, con Under ed El Shaarawy a sostegno di Dzeko. Panchina iniziale anche per Manolas, uscito anzitempo dal derby. La Roma parte in sordina, poi pian piano prende le misure ai grifoni e passa al 17': brutto fallo di Rossettini su Gerson, assist al bacio di Kolarov sul secondo palo dove Under irrompe e non lascia scampo a Perin.
Autogol Zukanovic
La partita non è bella, giocata comprensibilmente al piccolo trotto ma le occasioni non mancano: prima Florenzi spara a lato da ottima posizione, poi una delle migliori azioni della Roma nel primo tempo, tutta di prima, conclusa da El Shaarawy poco alla sinistra di Perin. Il Genoa reagisce al 33' quando Gonalons perde palla, Juan Jesus non ci arriva e Alisson salva in uscita su Lapadula. Poi, nel recupero, su cross di Migliore pericoloso colpo di testa di Hilijemark, finito alto sopra la traversa. La ripresa si apre con il raddoppio giallorosso: Dzeko serve Under che conquista un calcio d'angolo battuto da Kolarov, con l'ex Zukanovic che infila di testa nella propria porta. Errore anche per la Roma al 16', un minuto dopo l'applauditissimo ingresso in campo di Giuseppe Rossi: Gerson perde banalmente palla a centrocampo e Lapadula, servito da Pandev nello spazio fra Fazio e Jesus, infila Alisson in uscita con un pallonetto.
Rischio nel finale
La Roma rischia grosso al 33' quando Manolas, appena entrato, perde palla: Lapadula pesca Rossi, che pressato da Juan Jesus, tira debole sul portiere giallorosso. Al 39' Florenzi, servito da Dzeko avrebbe l'occasione di chiuderla ma Perin si salva in angolo con i piedi. Minuti di sofferenza per la Roma che, nel recupero, ha l'opportunità di segnare ancora con Florenzi che, anziché servire il liberissimo Dzeko, tira su Perin. Poi ancora il bosniaco mette Schick a tu per tu con il portiere del Genoa ma l'attaccante si allunga il pallone. Il match si chiude con una punizione per i rossoblu che finisce alta tra i fischi dell'Olimpico che può esplodere nell'urlo di liberazione.
Gli altri match
Nelle altre partite della giornata altalena di emozioni nella lotta scudetto con il Napoli che va due volte sotto con l'Udinese prima di ribaltarla (4-2) nel finale mentre la Juventus, in vantaggio a Crotone con Alex Sandro, si fa rimontare da una rovesciata di Simy (1-1). I partenopei recuperano così due punti alla capolista alla vigilia dello scontro diretto. Impresa della Lazio a Firenze: sotto di due gol, rimonta con Luis Alberto e Caceres prima della tripletta di Veretout. I biancocelesti però ribaltano ancora, andando a segno con Felipe Anderson e ancora con lo scatenato Luis Alberto, autore di una doppietta e di un assist. Polemiche per l'arbitraggio tra rigori, espulsioni e Var. In coda prezioso successo del Sassuolo a Verona mentre Spal e Chievo non si fanno male. Pari anche tra Torino e Milan con i rossoneri in vantaggio grazie a Bonaventura (dopo che Belotti aveva sbagliato un rigore) e rimonta firmata da De Silvestri. La Samp liquida di misura il Bologna allo scadere (Zapata) mentre nel pomeriggio Atalanta corsara a Benevento (0-3).