Doveva e voleva vincere, e ha vinto. La Roma sbanca Mosca, mette il bavaglio al Cska e vede gli ottavi di finale di Champions. Decidono i gol di Manolas e Lorenzo Pellegrini per una vittoria meritata che avrebbe potuto prendere misure più consistenti se i giallorossi non avessero sprecato molto. Troppo. Ma contava vincere per mettere al sicuro la qualificazione e la Roma lo ha fatto giocando una partita di grandissimo temperamento. Goncherenko e Di Francesco confermano gli schieramenti della vigilia. Nel Cska torna dopo la squalifica il portiere Akinfeev che gioca la partita numero 560 con la maglia della squadra moscovita. Davanti Chalov, temutissimo, con Vlasic e Sigurdsson a supporto. Un Mosca che ci crede. Ma ci crede anche la Roma con Di Francesco che presenta Florenzi accanto a Pellegrini e Kluivert nel tridente alle spalle di Dzeko. Dietro confermato Santon sulla corsia di sinistra.
Manolas sblocca
Appena quattro minuti e la partita prende la piega che Di Fancesco sperava. Angolo di Pellegrini, l'uscita di Akinfeev non è delle migliori, e così a centro area ne approfitta Manolas che di testa la mette dentro: 1-0 Roma. Il Cska non ci sta e comincia a spingere, ordinata la Roma, anche se i russi perdono a stretto giro Mario Fernandes travolto fortuitamente da Kolarov. Al suo posto Shchennikov. Dietro Fazio arrota i bulloni per tenere Chalov, ma non molla mai la presa, Vlasic è una furia sulla sua fascia e a tratti manda in affanno Kolarov. In mezzo la Roma tiene botta, Nzonzi fa valere la sua stazza e la sua qualità, Cristante gioca pulito e ordinato e stessa cosa dicasi di Pellegrini. Kluivert davanti è il migliore, palla al piede manda ai pazzi il suo angelo custode, meno brillante Florenzi che pure ha sui piedi a porta vuota la palla del 2-0, ma se la divora clamorosamente calciando debole. Dzeko è quello che si conosce, recupera palloni, lotta, vuole incidere ma anche stasera cicca il tap in da posizione invidiabilissima, calciando alto una piunizione di Kolarov. Il Cska attacca a testa bassa dopo lo svantaggio. Lo sorreggono Vlasic, Sigurdsson e Bijo. Manolas stoppa Oblyakov sul più bello poi ci pensa Olsen, anche stasera importante. Il Cska si spegne col passare dei minuti e la Roma fa quello che deve, controllare e ripartire in controgioco. Le occasioni le ha avute, quelle di Florenzi e Dzeko, ma non ha graffiato.
Botta e risposta
Dzeko sbaglia ancora in avvio di ripresa, troppo lento sull'invito di Kluivert e si fa riprendere da Rodrigo. E sul rovesciamento di fronte la Roma prende il pari. Progressione pazzesca di Akhmetov che serve il solito Sigurdsson che gioca d'anticipo su Santon e solo davanti a Olsen lo infila senza che il portiere giallorosso possa farci nulla: 1-1 e tutto da rifare, con il Luzhniki che diventa una bolgia e soffia alle spalle del Cska. Ma la Roma non ha intenzione di mollare e vuole riprendersi la partita. Dzeko che fa da sponda per Kluivert lanciato a rete e steso prima di poter far male. E Magnusson si prende giustamente il rosso. Cska in dieci con mezz'ora da ghiocare. Pressano alto i giallorossi per togliere il respito ai moscoviti e non far ripartire l'azione da dietro. E' una Roma caratterialmente determinata che non sta a guardare, l'azione riparte per vie centrali, giallorossi sempre primi negli anticipi. Cristante ci prova da fuori, destro svirgolato che arriva sui piedi di Lorenzo Pellegrini che riesce a girarsi e freddare Akinfeev. E Roma di nuovo avanti. E come nel primo tempo, l'occasione del ko che capita ancora sui piedi di Dzeko che perde un tempo di gioco e quando calcia lo fa debolmente tra le braccia del portiere russo. Ma che occasione Roma. Ci riprova ancora Manolas su palla inattiva, palla fuori di un nulla, ma che bella Roma, propositiva e concreta.
Tre punti d'oro
Peccato i troppi errori, altrimenti partita già chiusa. Under rileva Kluivert con Florenzi che si sposta a sinistra. Nzonzi in mezzo è un muro che non cade e non c'è palla che non passi dai suoi piedi. Ultimi quindici minuti col Cska che vuole provarci ancora, Olsen c'è e chiude bene sulla percussione di Oblyakov. C'è da soffrire perché il Mosca si gioca tutto e non molla nonostante l'uomo in meno. Dentro Zaniolo, fuori Lorenzo Pellegrini che ha speso molto, ma ormai alla fine ne mancano appena otto. Di Francesco si copre, dentro Juan Jesus, fuori Florenzi con la Roma che in controgioco ha ancora un'altra occasione che puntualmente spreca, Under è murato al momento del tiro poi palla a Dzeko che non graffia. Non è serata per il bosniaco. Quattro di recupero e assalto all'arma bianca, con la forza della sola disperazione per i russi che peerò non fanno male. Vince la Roma. E ipoteca gli ottavi.
Dal Luzhniki di Mosca
Juve beffata
Nell'altra partita del girone della Roma, vittoria netta del Real Madrid che si è imposto a Plzen battendo per 5-0 il Viktoria. Roma e Real guidano la classifica con 9 punti, Cska che rimane a quota 4. Beffa invece per la Juventus cui non basta Cristiano Ronaldo per avere ragione allo Stadium del Manchester United. Decidono i gol di Mata e autorete di Akex Sandro, con Jose Mourinho a fine gara mostra l'orecchio ai tifosi bianconeri. In classifica Juve punti 9, United 7, Valencia 5, Young Boys 1.