Finisce in semifinale il torneo per Fognini- Bolelli: nel doppio che li vedeva opposti ai fratelli Bryan, un match che sulla carta li dava sfavoriti, escono sconfitti con un 6-3, 6-3 in soli 59 minuti. Nonostante un break iniziale, gli azzurri sul Philippe Chatrier hanno pagato la solidità degli avversari e i troppi errori gratuiti.
Primi favoriti del seeding e numeri uno al mondo della specialità, gli americani Bob e Mike chiudono i conti strappando per due volte il servizio in ogni set, mentre Bolelli e Fognini sprecano due palle del contro-break sul 4-3 nel secondo parziale che potevano rimetterli in carreggiata. “La loro forza è che si muovono insieme e ti chiudono ogni zone del campo – ha detto Fabio – del resto sono i più forti, i numeri uno della specialità, mentre noi siamo innanzitutto due singolaristi che giocano anche il doppio. La nostra forza è da fondo campo con la potenza di Simone, che io cerco di sfruttare a rete dove sono più agile. Peccato perché se gestivamo meglio il primo set senza commettere un paio di errori banali forse il match sarebbe andato diversamente”.
Dopo la vittoria all’Australian Open però Fabio e Simone sono diventati tra i maggiori giocatori di doppio dell’anno: infatti, sono arrivati anche in finale a Montecarlo (dove hanno perso proprio contro i Bryan) e a Indian Wells. Per quanto riguarda la coppia di gemelli americani, ora in finale se la vedranno con il vincitore della sfida tra la coppia testa di serie numero 3, formata dal croato Dodig e dal brasiliano Melo, e la numero 5 composta da rumeno Tecau e dall’olandese Rojer.