Semplicemente finale di Champions League. Mai sarà una partita qualsiasi, in campo le due migliori d’Europa arrivate fino a Kiev dopo una galoppata trionfale. Benvenuti all’Olympic Stadium di Kiev, c’è Real Madrid-Liverpool. E che partita. Da una parte i bi-campioni d’Europa in carica di Zidane, dall’altra l’armata “rossa” di Jurgen Klopp che ritrova la finale 11 anni dopo. Era il 23 maggio del 2007, all’Olimpico di Atene, la sconfitta per 2-1 contro il Milan di Carlo Ancelotti che quella notte si presa una bella rivincita sugli inglesi capaci, due anni prima, di ribaltarla e vincerla a Istanbul dopo essere stati sotto 3-0 all’intervallo. Ma il pallone racconta anche di una vittoria del Liverpool in finale contro il Madrid, anno di grazia 1981, esattamente il 27 maggio, al Parco dei Principi di Parigi: 1-0 con rete di Kennedy, ultima sconfitta dei Blancos in una finale. Che poi non hanno più perso. Corsi e ricorsi storici cui si affida il Liverpool per provare a riscrivere la storia, contro una squadra, il Real, che invece vuole scriverla vincendo – cosa mai accaduta – la terza finale di fila.
Klopp: “Siamo pronti”
Interessi altissimi: da una parte i galacticos guidati dal superbo Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo. Una squadra fantastica, impreziosita da gente del calibro di Bale e Benzema, delle stelle emergenti Isco, Asensio e Vazquez, con in mezzo la classe immensa di Modric e Kroos, la duttilità di Casemiro e la stessa qualità là dietro, dove comanda un certo Sergio Ramos, supportato da un Marcelo che da solo è un perfetto Odeon. Dall’altra il nuovo che avanza, il LIverpool, del trio delle meraviglie, Manè, Firmino e Salah, una squadra che segna molto e che se in giornata non regala niente. Due scuole di pensiero a confronto, che fanno dei rispettivi attacchi il loro fiore all’occhiello ma tatticamente agli opposti. Da una parte l’equilibrio tattico di Zidane, dall’altra il calcio rivoluzionario di Klopp. Quest’ultimo rispetta il Real ma sa come batterlo. “Loro sono fortissimi – ha spiegato in conferenza il tecnico tedesco – sono una corazzata e sono difficilissimi da affrontare. Hanno tanta esperienza dalla loro ma sul campo tante differenze potrebbero non vedersi. Siamo pronti, sappiamo come affrontarli e come fargli male”. Sensazioni che avvolgono anche il capitano Henderson e il difensore Van Dijk: “Siamo pronti e vogliamo riportare il Liverpool nella storia. Siamo gasatissimi”. Real avvertito.
Zidane: “Ronaldo è in formissima”
A stretto giro, è toccato ai madridisti presentarsi in sala stampa con Zidane che sarà pure a un passo dalla leggenda ma che ha preferito volare basso alla vigilia della partitissima. “Non è vero che siamo favoriti – ha detto il tecnico francese -. Noi e il Liverpool abbiamo le stesse percentuali, 50 e 50. Sono felice di essere a Kiev, vuol dire che abbiamo labvorato bene. Ho grande rispetto per Klopp e per il suo Liverpool. A me piace combattere, sono un combattente nato e queste partite mi esaltano. Cristiano? E’ in formissima, se non è al 150% sarà al 140% e credetemi, non è poco. Domani è l’ultima gara della stagione e lui vive per questo tipo di partite. Quanto a noi, ripeto, siamo qui grazie al grande lavoro fatto sul campo, ma domani ci vorrà un grande Real per venirne a capo. Formazione? Devo ancora decidere”. Il capitano Sergio Ramos, alza l’asticella. “Il nostro segreto è l’ambizione e un gruppo compatto. Abbiamo ancora fame, più l’avversario è forte, più ci carichiamo. E’ stato un cammino difficile, ma adesso vogliamo giocarcela. Salah? Grande giocatore, può affermarsi”. Marcelo non ha dubbi: “Per noi è una grande occasione per vincerne tre di fila ma davanti abbiamo un grandissimo Liverpool. Abbiamo ancora tanta fame, come il nostro allenatore, che è il migliore al mondo”. Segnali di una finale tutta da vivere e da gustare fino in fondo. Calcio d’inizio a Kiev alle 20.45 italiane. La musica è partita, adesso tocca a Real e Liverpool. Fate il vostro gioco.