Nello sport, come nella vita, a volte si è incudine e a volte si è martello. Spesso in Italia la Juventus si è trovata nella condizione del martello, accusata di aver ricevuto vantaggi arbitrali a scapito delle avversarie. Ieri sera a Madrid, per la squadra di Torino la situazione si è ribaltata. Dopo una partita magistrale, in cui gli uomini di Allegri hanno dominato il Real Madrid segnando tre gol e arrivando vicini a un insperato recupero, hanno subito la rete di Cristiano Ronaldo su un rigore molto contestato. Spagnoli in semifinale, juventini su tutte le furie.
La gara
La Juventus aveva iniziato ad accarezzare il sogno dell'impresa già nei primi minuti. Cross dalla destra di Khedira, inzuccata di Mandzukic che supera il portiere madridista. Fin da subito i bianconeri capiscono che è possibile seguire le orme della Roma, che la sera prima aveva stritolato il Barcellona compiendo un gesto sportivo incredibile. La squadra di casa prova a reagire per mettere in cassaforta la qualificazione. Ci prova Bale con un colpo di tacco straordinario, che si spegne sull'esterno della rete. Isco fa gol con una ribattuta davanti a Buffon, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco. Al 37esimo il raddoppio juventino, ancora dell'attaccante croato, ancora di testa, con un po' di complicità del portiere Navas. La Juve ci crede, il Real vede l'incubo dei rivali del Barcellona e non riesce più a reagire. Al 61esimo l'impresa è completa. Tiro di Higuain, Navas smanaccia male, gli sfugge la palla che Matuidi è pronto a spedire in rete. 3 a 0 per gli ospiti, la rimonta è completa: le due squadre, considerando il risultato dell'andata, sono in parità.
Il Real accusa il colpo. Ma quando tutto sembra procedere verso il peggio per i padroni di casa, il campione tira fuori il coniglio dal cilindro: a trenta secondi dalla fine Cristiano Ronaldo svetta di testa su una palla destinata in rimessa dal fondo, riesce a smistarla in area verso Lucas Vazquez. Da dietro arriva Benatia in modo scomposto, il marocchino colpisce il pallone col piede destro, ma prima con le mani entra in contatto con l'attaccante madridista: per l'arbitro inglese Oliver è rigore. Scoppia il putiferio: i giocatori juventini circondano il direttore di gara e protestano in modo veemente, questi estrae il cartellino rosso nei confronti di Buffon. Entra Szcezsny al posto di Higuain, ma non riesce a parare un rigore calciato in modo impeccabile da Ronaldo. 3 a 1 per i padroni di casa, che volano in semifinale di Champions League per l'ottavo anno di fila.
Rabbia bianconera
Ma la rabbia della Juve non si esaurisce in campo. Davanti ai microfoni il presidente Andrea Agnelli è duro con l'Uefa e chiede di introdurre la tecnologia per aiutare gli arbitri: “Ci sono alcuni Paesi che hanno implementato la Var, il processo di accelerazione va portato avanti in Europa, perché qui si decide chi va avanti e chi no, noi avremmo meritato almeno i supplementari”. Poi l'attacco a Pierluigi Collina, designatore Uefa: “La vanità del designatore finisce per andare indirettamente a colpire le squadre italiane, queste designazioni arbitrali vengono forse fatte per dimostrare la sua imparzialità”.
Parole di fuoco anche da parte del capitano Gigi Buffon, all'indirizzo dell'arbitro Oliver. “Era sicuramente una azione dubbia al 93', dopo che all’andata non ci hanno dato un rigore al 95'. Un arbitro all'altezza non infrange il sogno di una squadra che ha messo tutto in campo per 90 minuti. Ha voluto fare il protagonista. Un essere umano non può fischiare un episodio stra-dubbio, dopo una gara del genere a meno che al posto del cuore non abbia un bidone dell’immondizia. Se non hai la personalità per stare a questi livelli, allora vai in tribuna con la famiglia, compra le patatine e goditi lo spettacolo“.