Il calcio italiano dice addio alla tessera del tifoso. GiĂ dalla prossima stagione sarĂ infatti possibile acquistare i biglietti per le partite direttamente alo stadio, anche a pochi minuti dall’inizio del match. E la stessa cosa si potrĂ fare anche per le trasferte. La tessera del tifoso sarĂ progressivamente abolita, consentendo così una maggiore partecipazione dei supporters e delle famiglie. Tuttavia, l’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive potrĂ stabilire delle restrizioni per le partite e tutte le altre manifestazioni sportive che considererĂ a rischio.
NovitĂ in arrivo
Un’apertura che arriva direttamente dal Viminale. Pronto anche un protocollo d’intesa tra Ministero dello Sport, la Figc e il Coni, e intitolato “Il rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione”, che verte proprio sulla fruizione degli stadi di calcio in Italia. Il presidente del Coni, Malagò, afferma: “Venerdì ci sarĂ un incontro promosso dai massimi vertici delle autoritĂ , dal capo della Polizia, e dal capo dell’Osservatorio Daniela Stradiotto, penso ci saranno delle novitĂ per la prossima stagione”. Poi, a margine della sua audizione in commissione Antimafia sulle infiltrazioni della criminalitĂ organizzata nel mondo dello sport e in particolare del calcio, aggiunge: “Saranno novitĂ importanti e positive sulla base dei risultati di questa stagione migliorati rispetto al passato”. Dunque, l’intenzione del Ministero dell’Interno è quella di realizzare un iter legislativo che porterĂ alla completa abolizione della tessera nei prossimi anni. E il campionato di calcio che sta per iniziare potrebbe fungere da prova generale.
La tessera del tifoso
Come riportato sul sito dell’Osservatorio Nazionale sulla Manifestazioni Sportive, la “tessera del tifoso” è uno strumento di “fidelizzazione” adottato dalle societĂ di calcio. Il progetto, lanciato nel 2010 dall’Osservatorio, si pone l’obiettivo di creare una categoria di “tifosi ufficiali”. Inoltre, la tessera, rilasciata dalla societĂ sportiva previo “nulla osta” della Questura competente, che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (come ad esempio daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni), “fidelizza il rapporto tra tifoso e societĂ stessa”.
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