A sorpresa il Leicester di Ranieri, in appena 20′, spazza via il Manchester City. Un pomeriggio da incorniciare per Claudio Ranieri. Sotto una forte pioggia, Vardy, vero mattatore del match, impartisce una lezione di calcio a Pep Guardiola che neppure ad Antonio Conte, la scorsa settimana, era riuscita così netta e indiscutibile. Il tutto conferma superiorità, non solo nei numeri, ma anche tecnico-tattica, di intensità, determinazione, attenzione alle Foxes. Ranieri lo aveva chiesto alla vigilia alla sua squadra, trascinata da un ritrovato Jamie Vardy, uomo simbolo del riscatto delle Foxes: è lui a segnare una tripletta, interrompendo un’astinenza di gol che durava ormai da 10 partite.
La prima perla della giornata arriva dopo appena tre minuti di gioco, quando – innescato da Islam Slimani – supera Bravo con un preciso diagonale. Il raddoppio, dopo appena tre minuti: ancora Slimani, in versione assist-man, trova Andy King che dal limite disegna la traiettoria perfetta. Dopo un’occasione sprecata, è lo stesso Vardy, sfruttando al meglio uno splendido assist di Ryiad Mahrez, a segnare la terza rete. Nella ripresa il City si fissa in un monotono palleggio fino al terzo squillo di Vardy. Allo scadere, con la situazione ormai compromessa, arrivano le reti di Aleksandar Kolarov su punizione dal limite e di Nolito.
Un inutile premio di consolazione ai ragazzi di Guardiola, che mai in carriera aveva subito tre o più reti in due partite consecutive. La settimana scorsa il Chelsea di Conte, oggi il Leicester di Ranieri: un piccolo trionfo per il calcio italiano. Parlando di italiani in Premier, è stato anche il giorno di Stefano Okaka, autore di una doppietta nel match che il Watford di Walter Mazzarri ha vinto per 3-2 sull’Everton. L’ex romanista ha segnato di tacco e poi con un colpo di testa su cross dell’altro ex giallorosso Holebas. Intanto, grazie al successo per 3-1 sullo Stoke City, l’Arsenal aggancia temporaneamente in vetta a quota 34 punti il Chelsea.