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Parma epico, in Serie A col triplo salto

Tre anni fa l'incubo, oggi il sogno. Il passo del Parma dall'oblio alla gloria è stato davvero breve tanto che, al momento, sembra davvero difficile pensare ai difficili giorni del fallimento come a un passato così recente. Sembra passato tanto, davvero tanto. Eppure, per passare dalla Serie D alla Serie A, i ducali ci hanno messo solo tre stagioni, dure, complicate ma tutte in fila. Il successo esterno sullo Spezia (0-2, gol di Ceravolo e Ciciretti) e il contemporaneo pareggio fra Frosinone e Foggia (2-2) ha permesso ai parmensi di superare in classifica gli stessi ciociari e di aggiudicarsi così l'ultimo posto disponibile per la promozione diretta in massima Serie dopo quello già conquistato dall'Empoli. Un'impresa che si materializza proprio quando sembrava che i playoff fossero ormai un qualcosa di più che concreto: la gioia piove a La Spezia al minuto 89 del match dello Stirpe, quando il tocco sotto di Floriano scavlaca il numero uno del Frosinone gelando l'intero stadio. Sugli spalti del Picco, invece, inizia il tripudio di colori gialloblu.

Impresa e gloria

Un'impresa a tutti gli effetti quella del Parma, squadra abituata a sorprendere ma che, stavolta, ha davvero superato se stessa. Il solo blasone infatti non basta a giustificare un triplo salto dalla D alla A: nessuno prima aveva osato tanto. Ma, forse, il trionfo non deve stupire: non solo la squadra, infatti, ma l'intera città ducale, negli ultimi tre anni, ha intrapreso questo percorso di rinascita, intraprendendolo come un punto d'onore. E la promozione dei gialloblu assume un sapore ancor più speciale perché ottenuta contro ogni pronostico: non quello d'inizio campionato (che dava il Parma fra le favorite nonostante un undici piuttosto giovane) ma quello della vigilia della partita di Frosinone, con i ciociari impegnati in quello che sembrava un match-passerella contro un Foggia ben più che tranquillo. Magari l'emozione dell'essere i favoriti o la frenesia di centrare un obiettivo: non è chiaro cosa abbia tradito gli uomini di Longo, andati addirittura sotto contro i satanelli nel primo tempo ma comunque capaci di rimontare fino al 2-1, soccombendo solo nel finale al micidiale contropiede pugliese. A loro toccheranno i playoff (i quali non tolgono comunque nulla alla splendida cavalcata di questa stagione), alla squadra di D'Aversa, vero artefice di questo miracolo calcistico, l'onore e l'onere di guidare il Parma al glorioso ritorno fra i grandi.

I verdetti

Da una città che festeggia a un'altra che piange. Il Novara torna in Serie C, battuto in casa dalla Virtus Entella che, con un gol di Crimi, aggancia i piemontesi al terzultimo posto e li beffa per il vantaggio negli scontri diretti, guadagnandosi i playout contro l'Ascoli, fermato sullo 0-0 dal Brescia (salvo). Festeggia anche l'Avellino che, superando a domicilio la già retrocessa Ternana per 2-1, si mantiene in Serie B per il sesto anno di fila. In zona playoff, il Palermo si conferma 4° classificato con la vittoria esterna sulla Salernitana (0-2), mentre il Venezia si accontenta di un pareggio a reti bianche contro il Pescara già salvo. Vincono anche Bari e Cittadella, entrambe agli spareggi per la Serie A, superando per 2 reti a 0 rispettivamente Carpi e Pro Vercelli, una tranquilla, l'altra già in C. Colpo importante del Cesena che si regala una salvezza senza patemi grazie all'1-0 rifilato alla già salva Cremonese. Chiude con una vittoria anche l'Empoli capolista che saluta i propri tifosi con un bel 2-1 al Perugia (ai playoff) e corona un campionato da sogno.

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