Mentre una frangia di ultras giallorossi invita tutti i sostenitori della squadra a disertare la partita casalinga contro l’Atalanta di domenica prossima, James Pallotta, prova a comunicare su Twitter, dove per la prima volta si è messo a disposizione di quei tifosi aperti al dialogo. Non è il primo in serie A ad averlo fatto, De Laurentiis lo ha preceduto.
Pugno di ferro e tolleranza zero del presidente, che non si lascia intimorire dagli “attacchi” verbali dei sostenitori della squadra capitolina: insiste sulla differenza tra i tifosi veri, quelli che riempiono gli stadi per assistere al calcio giocato e sostenere la propria squadra, e quelli che non dovrebbero più “figurare” come tali, cioè quella parte, che con i suoi comportamenti violenti, sbagliati e strafottenti porta solo problemi. “Un piccolo gruppo di tifosi ha insultato i giocatori, li ha chiamati sotto la curva e ha detto loro che non meritano la maglia della Roma – ha dichiarato – La “merda” è quella. Mi sono sempre battuto per i tifosi della Roma, ma lo farò per quelli veri, che sono la stragrande maggioranza. I veri fan possono criticare, ma sostengono ancora i giocatori. Non fanno commenti razzisti, non creano situazioni violente, non tirano merda sui giocatori che ci stanno provando. E non creano situazioni che poi pagano tutti gli altri. Quello che mi importa è cambiare la cultura e sbarazzarsi delle persone che non si comportano come veri tifosi. L’Italia non è neanche vicino al peggiore paese in fatto di violenza nel calcio. Detto questo serve tolleranza zero e solo tutti insieme possiamo farcela. Mi sono sempre battuto per i tifosi della Roma, in città, in Italia e in tutto il mondo. Ma mi batterò solo per i veri appassionati. Che sono la grande maggioranza”.
“Pensiamo di avere già grandi attaccanti, ma siamo stati sfortunati con gli infortuni. E, francamente, alcuni di questi potrebbero essere stati colpa nostra. Abbiamo fatto alcuni errori, stiamo imparando da questi” – risponde su twitter ad alcuni sostenitori, che hanno preso le parti di Pallotta, e che con “innocenza” domandano di comprare un nuovo centro avanti. Infine, sempre da Boston, parlando di calcio giocato, si confessa non pienamente soddisfatto della stagione che sta per concludersi, esprimendo la volontà di vincere molti scudetti con l’ A.S. Roma: “Non sono qui per fare soldi. Questo è un progetto a lungo termine e credo che giocheremo la Champions anche il prossimo anno. Garcia sarà l’allenatore della Roma anche la prossima stagione. Non abbiamo nemmeno parlato di possibilità diverse”.