Una recente iniziativa, condotta per sensibilizzare l’opinione pubblica e i media, fornendo nuove modalità di cura (in questo caso legata all’attività fisica), è quella relativa alle oncolimpiadi: una manifestazione sportiva internazionale, riservata a coloro che sono malati di tumore.
Iniziativa
Sulla scorta delle paralimpiadi, rivolte alle persone con disabilità fisiche, ci sarà la possibilità, anche per chi ha avuto a che fare con la grave malattia, di prendere parte ad avvenimenti sportivi di grande rilevanza, fisica e psicologica. Non potendo partecipare alle paralimpiadi, i promotori dell’iniziativa hanno chiesto di poter realizzare una manifestazione specifica e riservata. I Giochi paralimpici sono organizzati dal 1960 (quelle invernali dal 1976); il successo e l’enorme soddisfazione degli atleti che vi gareggiano, quindi, con grande entusiasmo (tornando sempre vittoriosi per l’esperienza effettuata, spesso con la medaglia al collo), costituiscono un ottimo esempio da proporre anche per i malati oncologici.
Lotta per la vita
L’Ue ha finanziato il progetto e, entro il 2020, si dovrebbero svolgere gli Oncology Games. Tra gli organizzatori più tenaci, spicca, certamente, il signor Leonardo Cenci (presidente dell’associazione “Avanti tutta”), uno sportivo, un uomo davvero tenace che ha saputo smentire i pochi mesi di vita che i medici gli avevano pronosticato, riuscendo anche a partecipare a due edizioni della maratona di New York e ad avere contatti con le istituzioni (tra cui il presidente del Coni Giovanni Malagò), per realizzare l’ambizioso progetto. Cenci è oltremodo e legittimamente convinto di quanto un’attività fisica regolare, associata a un’alimentazione corretta, possa allungare le aspettative di vita dei malati oncologici.
Avanti tutta
Nel sito dell’associazione si può leggere, infatti, quanto segue “Nuove armi terapeutiche contro il cancro e ruolo degli integratori: questo è il titolo del convegno in programma venerdì 12 gennaio, alle ore 21, presso la sala conferenze situata in via Pietro Tuzi n. 7 a Perugia. Il seminario, ad ingresso libero, è stato organizzato da Avanti Tutta onlus ed è inserito nel calendario degli eventi degli Oncology Games, progetto ispirato e voluto da Leonardo Cenci (presidente dell’Associazione Avanti Tutta di Perugia), coordinato da Tucep e finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Erasmus + Settore Sport. Il convegno ha l’obiettivo, come gli incontri che seguiranno nei prossimi mesi, di promuovere l’attenzione dei cittadini sulla dimensione europea dello sport e sull’importanza dello sport per il benessere e l’inclusione sociale (…) Il progetto Oncology Games, della durata di 18 mesi, si inserisce nell’ambito delle strategie dell’Unione Europea per il miglioramento della salute pubblica e l’inclusione sociale promuovendo, attraverso attività sportive destinate ai pazienti oncologici, l’applicazione delle linee guida europee per l’attività fisica. L’obiettivo principale del progetto è quello di dimostrare che lo sport aiuta ad affrontare la malattia oncologica in modo positivo, e può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti; con la sua azione”.
Campioni col cancro
Ci sono stati moltissimi atleti, campioni nelle diverse discipline che, grazie allo sport, hanno trovato la forza, morale e fisica, per superare la malattia e riprendere a gareggiare con ottimi risultati, tra questi la nuotatrice olandese Inge Dekker, il ciclista Ivan Basso e il suo collega statunitense Lance Armstrong, la tennista Lea Pericoli, il calciatore francese Eric Abidal e l’italiano Claudio Rivalta.
L'importanza dei Giochi
Come le Olimpiadi dell’antica Grecia avevano l’alto merito di fermare le guerre, anche quelle moderne (tranne i boicottaggi degli anni ’80) possono avere delle ripercussioni importanti e positive sul cammino della pace, ne è una prova il parziale avvicinamento fra la Corea del Sud e quella del Nord, in vista dei prossimi Giochi invernali (con inizio il 9 febbraio in un’area non molto distante da Seul). In tal senso e verso questo cammino di distensione, anche le paralimpiadi e le oncolimpiadi possono contribuire in maniera determinante, grazie pure all’intrinseco carico di valori che possiedono.
Sport e valori
Lo sport, è dimostrato, aiuta a uscire dall’incubo della malattia e a superarla, per questo occorre recepire, favorevolmente, tutte le iniziative e le campagne promosse dalle associazioni del settore. Le istituzioni devono farsi carico di queste iniziative e non lesinare sforzi né investimenti, affinché le campagne di sensibilizzazione possano raggiungere davvero tutti e far comprendere quanto sia salutare la pratica sportiva. Manifestazioni come questa hanno la stessa importanza dei giochi olimpici e meritano, condivisa e convinta, la stessa visibilità mediatica.