Le ombre del doping si stagliano su due dei principali nomi della nazionale italiana di nuoto: i due stileliberisti Filippo Magnini e Michele Santucci, infatti, sono indagati dalla Procura antidoping di Nado Italia nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Pesaro nei confronti del medico nutrizionista Guido Porcellini. Secondo quanto si è appreso, a Magnini è contestata la violazione degli art.2.2 (uso o tentato uso di sostanze dopanti) e 2.9 (favoreggiamento) del codice Wada, mentre a Santucci l’uso e tentato uso. Nei prossimi giorni, i due nuotatori dovrebbero essere ascoltati dalla Procura. Nel mese di giugno, era stato chiesto il rinvio a giudizio per il nutrizionista e per il dirigente di rugby Antonio Maria De Grandis, entrambi indagati per commercio di sostanze dopanti, falso, ricettazione e uso di medicinali guasti.
L’inchiesta e l’archiviazione per Magnini
Nella stessa indagine, era emerso il nome di Filippo Magnini il quale, però, secondo il Gip Giacomo Gasperini non avrebbe né ricevuto né utilizzato la sostanza in questione, la pralmorelina. La procura di Pesaro aveva precisato che “alcuni prodotti sequestrati sono stati offerti a Magnini, in base alle evidenze di indagine, ma non risulta l’assunzione”. La posizione del nuotatore, perciò, era stata archiviata per assenza di prove anche a seguito di intercettazioni e pedinamenti. Già allora, l’ex campione del mondo si era detto “sereno” e, soprattutto, “estraneo ai fatti contestati”.