L’avevamo lasciato con il sapore amaro della sconfitta, nonostante i suoi 27 punti, sul campo dei Pacers a Indianapolis. Probabilmente aspettava i pezzi grossi per sfoderare la sua personale tripla doppia numero 26 in stagione, Russell Westbrook, con la quale affonda i campioni in carica di Cleveland sul parquet della Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City, facendosi beffe del trio James-Irving-Love, protagonista assoluto della vittoria di Washington di 3 giorni fa e di quella contro Indiana del 9. Alla fine, il tabellone recita 118-109 per i padroni di casa, autori di una delle migliori prestazioni stagionali (31esimo successo, il primo contro una delle “top three”), in attesa del confronto con i Golden State Warriors, per il quale è previsto il rientro del grande ex Kevin Durant.
Super Westbrook
Ventinove punti, 12 rimbalzi e 11 assist, lo score finale di Westbrook, personaggio chiave ma non certo l’unico a condurre i giochi: 12 punti nell’ultimo quarto li ha messi a segno Victor Oladipo, a fronte dei 23 complessivi, mentre Steven Adams (20) si è distinto con una strepitosa prestazione sotto canestro. Bene ma non benissimo il trio delle meraviglie dei Cavs, con James (in campo per 41′) che mette in fila 18 punti, mentre Irving e Love si attestano rispettivamente sui 28 e i 15. Russell si sveglia, a dirla tutta, solo verso la fine del match, dopo una serie tutt’altro che impeccabile di tiri a canestro. Sul 99-99 però, a poco più di 5′ dal termine, comincia il suo show fornendo il contributo indispensabile a superare le ultime resistenze di Cleveland. Terza vittoria nelle ultime 4 per i Thunder, che ora viaggiano a passo spedito verso Durant e i Warriors.
Gli altri match
C’è molto di Isaiah Thomas nel successo esterno di Boston al Moda Center di Portland: 34 punti messi a referto dal gioiellino di Tacoma, che guida la sua squadra a un 120-111 finale di tutto rispetto, riabilitando il nome dei Celtics dopo la spazzolata casalinga rimediata da Sacramento. In meno di 24 ore, i verdi si riprendono la scena e regolano le velleità dei Trail-Blazers nell’ultimo infuocato quarto, con 6 punti centrati da Thomas nel finale. Non basta, invece, Marco Belinelli agli Hornets di Charlotte. Ventuno minuti di gioco, 10 punti e 4 rimbalzi per l’emiliano, score che non impedisce ai padroni di casa di essere superati dai texani di Houston, che allungano nel terzo quarto e chiudono il discorso nell’ultimo.
Importante ritorno al successo anche per Philadelphia, che supera di misura i padroni di casa di Orlando con una bella prestazione del croato Saric (24), partito dalla panchina. Alla fine si chiude 111-112 per gli ospiti, con i 76ers che tornano a vincere (a 5” dalla fine) dopo 5 k.o. consecutivi. Sul parquet dell’American Airlines Center di Dallas, invece, se mai ce ne fosse bisogno, Dirk Nowitzki ribadisce la sua carica carismatica, trascinando i Mavericks in una bella vittoria all’overtime contro Utah, capaci di trovarsi a + 21, con 36 punti di Gordon Hayward, e di perdere lo stesso, rimontati e poi superati dai padroni di casa, grazie anche a Harrison Barnes, che firma 31 punti (8 dei quali nell’ultimo quarto).