Playoff archiviati e finale servita, la stessa per il terzo anno di fila: Cleveland contro Golden State, il trio magico dei Cavs contro quello dei Warriors. Gli ingredienti per lo spettacolo conclusivo di una stagione Nba capace di regalare sorprese solo fino a un certo punto: alla sfida finale, infatti, ci vanno quelli che da 36 mesi a questa parte la fanno da padroni rispettivamente nella Eastern e nella Western Conference. Ma, soprattutto, le finals che inizieranno il 2 giugno saranno le settime consecutive per “The King” LeBron James, le ottave della sua stratosferica carriera. James che, dopo la sfida 5 contro Boston, ha aggiunto un ulteriore tassello alla sua foltissima bacheca di record personali e di squadra: 5995 punti messi a referto nei playoff, una cifra che gli consente di scavalcare in questa speciale classifica nientemeno che Michael Jordan, dopo aver già messo da parte gente come Kobe Bryant e persino Kareem Abdul-Jabbar. Davvero niente male ma, d’altronde, va considerato il fenomeno assoluto racchiuso nelle fisionomie dell’ala piccola di Akron.
Strapotere Cavs
Boston ci ha provato e, alla fine, gli applausi del TD Garden se li prende anche: resistere alla carica di gente come James, Love e Irving non era certo un’impresa da poco, nonostante lo scherzetto combinato in regular season proprio ai ragazzi di coach Lue, protagonisti di un finale tutt’altro che positivo, spodestati dalla prima piazza dell’Eastern proprio dai verdi di Boston alle battute finali. Ai playoff, però, la musica è ben diversa, come testimonia il 4-1 conclusivo anche se, a dirla tutta, quell’uno un po’ di differenza la fa: i Celtics, infatti, sono stati l’unico team capace di porre un freno all’inarrestabile marcia di James e compagni, riaprendo la serie in gara 3 con un sorprendente 111-108 alla Quicken Loans Arena di Cleveland. Solo uno scivolone, però: già al quarto appuntamento il motivetto torna a suonare le note dei Cavs e, nell’ultimo atto, la strenua resistenza di Boston è annientata già nel primo quarto, nel quale la banda dell’Ohio infila 43 punti, stabilendo il record di franchigia.
James fenomeno
Alla fine, com’era prevedibile, la sfida a due sarà ad appannaggio delle migliori. Ma attenzione, perché i bookmakers sono tutt’altro che a favore di Cleveland, quotando la vittoria dei Warriors a 1,35. Curry, Durant, Iguodala e compagni sono dunque favoriti al botteghino, magari per quella voglia di rivincita per il k.o. dello scorso anno che caratterizzerà la loro pallacanestro in questa serie conclusiva. D’altronde, come già accaduto ai tempi di Miami tra il 2010 e il 2012, James ha una voglia matta di fare doppietta. Ipotesi non improbabile perché, assieme a una squadra stellare al suo fianco, “The King” ha dimostrato di essere non solo un realizzatore implacabile ma, allo stesso tempo, di sapersi adattare anche nelle altre fasi di gioco, di fatto ampliando alla grande il margine delle sue possibilità sul parquet a 32 anni suonati. Una bella storia, finora. Per conoscere il finale, il primo appuntamento è a Oakland.