Atto conclusivo della Nba prima dell’All-Star Game: Chicago batte Boston in un match caldissimo e particolarmente contestato dagli ospiti sconfitti, che reclamano a gran voce su una stoppata di Marcus Smart (arrivata a nove decimi dal termine del match), giudicata fallosa dal direttore di gara, e dalla quale sono scaturiti i due tiri liberi decisivi messi dentro da Jimmy Butler, protagonista di una battaglia personale con Isaiah Thomas, finita in pareggio: 29 punti ciascuno per i due, con il “folletto” di Boston che infila la 41esima gara consecutiva in Nba chiusa con più di 20 punti. Alla fine, i Bulls evitano un overtime che sembrava ormai certo ottenendo un importante successo casalingo, mentre gli avversari se ne tornano in Massachussets con il dente avvelenato.
Thomas vs Butler
La sfida dello United Center di Chicago è stata, per gran parte, una questione personale fra Butler e Thomas: il quasi omonimo dell’ex grande cestista di Detroit, spazia a tutto campo con le sue giocate, mentre il texano si scatena verso la fine del secondo quarto, mettendo a referto quei 10 punti che consentono ai Bulls di accorciare il + 10 accumulato dai Celtics, chiudendo 58-52 (per gli ospiti) la prima frazione. La vera battaglia, però, è nella seconda parte di gara: nel terzo quarto, Butler mette dentro la tripla del sorpasso e consente ai suoi di restare un passo avanti a Boston, arrivando in vantaggio all’ultima parte di gara, 81-78. A 8” dalla fine, con i Bulls sotto di un punto, arriva la contestata decisione del giudice di gara, che ritiene opportuno segnalare il fallo sulla stoppata di Smart proprio ai danni di J.B., per la più classica delle decisioni pro-stella. La guardia di Chicago è infallibile dalla lunetta, e mette dentro entrambi i tiri per il suo 7/7 conclusivo. Per Boston non c’è più tempo: il tabellone recita 104-103 per i Bulls, ma i Celtics restano comunque in seconda posizione nella Eastern Confernce.
Washington ok sui Pacers
Gran bella vittoria anche per Washington, che espugna la Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis regolando i Pacers per 98-111. Ottima prestazione dei Wizards, che arrivano in porto senza patire troppo la verve dei padroni di casa: per Indiana si tratta della sesta sconfitta consecutiva. Gran momento, invece, per la squadra della capitale capace di ottenere ben 18 successi dall’inizio del 2017. Protagonista di giornata è stato Otto Porter, autore di 25 punti complessivi, con 6 triple annesse. Bene anche l’accoppiata Beal-Wall (19 e 20 punti), soprattutto nella prima parte di gara. I Pacers tentano un timido rientro nel secondo quarto ma, già a partire dal successivo, i Wizards controllano il match senza troppi affanni, arrivando a un tranquillo + 13 finale e confermando il suo trend ultra-positivo, interrotto unicamente dalla sconfitta, tutt’altro che meritata, contro i campioni di Cleveland. Ora la Nba va in pausa, in attesa dell’All-Star.