Pesa come un macigno il trionfo di Marc Marquez sul tracciato di Aragon. Davanti al suo pubblico, l’iridato su Honda mette in scena una gara da fuoriclasse assoluto, scavando un abisso tra lui e il principale inseguitore, Andrea Dovizioso, finito settimo al termine di un Gp più che mai travagliato. Un quinto posto splendido, invece, quello di Valentino Rossi, capace di replicare quanto accaduto al Sachsenring nel 2010 quando, dopo la frattura di tibia e perone, aveva bruciato i tempi di recupero tornando in pista a tempo di record e piazzandosi ai piedi del podio. Impresa anche di Jorge Lorenzo, sempre più in confidenza con la sua Desmosedici e leader della corsa quasi fino in fondo, prima di cedere allo strapotere delle Honda di Marquez e Pedrosa.
Marquez fenomeno
Il campione del mondo è una sentenza sul circuito spagnolo, nonostante una partenza stentata e una prima parte di gara vissuta in rimonta, con il connazionale Lorenzo a fare l’andatura e un affollato gruppo di inseguitori, comprensivo del rivale Dovizioso, delle Yamaha di Rossi e Vinales e del compagno di squadra di Pedrosa, più indietro. La scelta della doppia dura, alla lunga, paga per Marquez che, a partire dal 6° giro, inizia la sua vera corsa, liberandosi del Dovi e, poco dopo, dell’accoppiata M1 sulla quale aveva azzardato un doppio sorpasso estremamente rischioso un paio di giri prima. Con il pilota Honda all’inseguimento del capofila Lorenzo, alle loro spalle si consuma il tracollo di Dovizioso e si concretizza la rimonta galoppante di Pedrosa che, in serie, infila il ducatista e le due Yamaha.
Duello Marc-Jorge
Lorenzo tenta di resistere agli assalti della Honda, accarezzando il sogno del primo successo su Ducati fino a tre giri dalla conclusione, quando il campione del mondo trova il pertugio giusto per lanciarsi verso la quinta vittoria stagionale. Stoica la resistenza del maiorchino che, alla fine, è costretto ad arrendersi anche alla preponderanza di Pedrosa, autore di una gara mostruosa, mentre la Desmosedici di Dovizioso finisce alle spalle anche dell’Aprilia di Aleix Espargaro. Una battuta d’arresto certamente importante per il forlivese ma, con quattro Gp ancora da disputare e un centinaio di punti da giocarsi, il -16 attuale potrebbe non essere un gap così incolmabile.