Trentasette reti messe a segno in campionato nella stagione 2016-2017: numeri non certo inusuali per Leo Messi e che, ancora una volta, gli sono valsi il riconoscimento della Scarpa d'oro come miglior bomber dei campionati europei. Un premio ricevuto all'Antiga Fabrica Estrella Damm di Barcellona, direttamente dalle mani del suo compagno di squadra Luis Suarez (vincitore lo scorso anno) e tornato nella bacheca del fuoriclasse argentino a 4 anni di distanza dall'ultima volta (2012-2013, quando di gol in Liga ne fece 50). Con questo premio, il cinque volte Pallone d'oro raggiunge il rivale Cristiano Ronaldo al primo posto per numero di premi ricevuti (4 a testa), aggiungendo un ulteriore tassello dorato a una carriera fin qui stratosferica: in totale, nella sola Liga, Messi ha totalizzato finora uno score di 361 reti (sulle 523 totali con la maglia del Barça).
La strada verso la Champions
Numeri che già domenica, al Mestalla di Valencia, il campione blaugrana tenterà di incrementare mettendo nel mirino un eventuale bis per l'anno prossimo: in questa stagione, su 12 partite, Messi ha già realizzato altrettante reti, per un totale di 16 comprese anche le coppe. Una sfida tutt'altro che impossibile per lui, considerando che l'avversario di sempre, Ronaldo, in questa stagione è ancora fermo a un solo gol in Liga. Ma, prima di pensare ai trofei individuali, ce ne sono fin troppi da raggiungere a livello di squadra: primo fra tutti la Champions League, da due anni filati ad appannaggio dei rivali del Real Madrid. A tal proposito, in merito alla sua esclusione contro la Juventus nell'ultimo match disputato, l'argentino ha spiegato che “è vero che non mi piace stare fuori”, preferendo “partecipare e dare una mano in campo”. Ma, d'altronde, è lo stesso Messi a rendersi conto che “l'anno è lungo e ogni giorno dobbiamo prenderci più cura di noi stessi, perché le stagioni si fanno sempre più difficili”.
I numeri
A questo proposito, meglio avere sempre un Messi al 100%: sarà stato probabilmente questo il ragionamento del tecnico Valverde il quale, per il prossimo appuntamento di campionato col Valencia, schiererà nuovamente l'argentino dal primo minuto nel tridente con Suarez e forse Deulofeu. D'altronde, che la preferenza sia ai titoli di club piuttosto che a quelli individuali, è stato lo stesso Messi a dirlo. Restando per un momento sulla Scarpa d'oro, però, è curioso notare come con il nuovo riconoscimento alla “Pulga” il Barcellona sia diventato la società più titolata in questa categoria: 6 premi, considerando anche quelli di Suarez dello scorso anno e di Ronaldo (O' fenomeno) nel 1996-97. Per quanto riguarda l'Argentina, il Paese è medaglia d'argento con 5 riconoscimenti: con il rilevante dettaglio che 4 di questi sono arrivati grazie al numero 10 del Barça. Per rintracciare l'altro premiato bisogna risalire addirittura al 1973-74, quando Hector Yazalde mise a segno 46 reti con la maglia dello Sporting Lisbona. Il futuro team di Cristiano Ronaldo.