Penalità o meno, quando Marquez decide di dominare non c'è pista che tenga. E Sepang non fa eccezione, nonostante il deficit in avvio e quello che, fino a 4 giri dal termine, appariva un gp saldamente in mano a Valentino Rossi. La clamorosa autoesclusione del Dottore, lungo a una manciata di chilometri dalla bandiera a scacchi, spalanca al fuoriclasse spagnolo l'ennesimo trionfo (il nono) di un Mondiale che continua a vederlo mattatore assoluto. Ora, con la passerella casalinga di Valencia come ultimo appuntamento, il pilota Honda si appresta a mettere in bacheca il suo quinto titolo in Moto Gp, il settimo della sua sfolgorante carriera. A completare l'inedito podio malese il connazionale Alex Rins e il francese Johann Zarco.
Rossi si autoelimina
Sembrava tutto bello stavolta: Marquez penalizzato in qualifica (non che facesse poi tanta differenza), partenza buona e sedici giri saldamente al comando, nonostante la rimonta a ritmo di cavalleria dello spagnolo, di fatto con un guadagno netto di un decimo al giro. Rossi, che non assapora la vittoria dal Gp di Assen del 2017, non potrebbe gestire gli ultimi 4 giri perché Marquez è troppo vicino ma, quantomeno, potrebbe far vedere allo spagnolo che le battaglie a due sà ancora reggerle e anche bene. Il duello finale però non c'è: Rossi tenta di tenere dietro il rivale ma, quando si prospetta il confronto a due, scivola e vanifica tutto, vittoria e duello. Marquez ringrazia e si proietta verso la linea del traguardo, gestendo in assoluta tranquillità le ultime tornate di un Gp totalmente anonimo per le Ducati (Dovizioso 6°, Pirro fuori) e, a questo punto, anche per le Yamaha, con Vinales ai piedi del podio.
Bagnaia, che trionfo!
Chi fa festa è Francesco Bagnaia che, a un anno di distanza dal titolo conquistato da Morbidelli, fa centro in Moto 2, aggiudicandosi il Mondiale con un terzo posto a Sepang in un Gp che ha comunque visto una vittoria italiana, quella di Luca Marini (prima in assoluto): “Un'emozione grandissima – ha detto Bagnaia -. Sapevamo che si poteva chiudere questo weekend, ma ho cercato di pensarci il meno possibile. Stamattina però non sono riuscito neanche a fare colazione, sentivo qualcosa nello stomaco…Ora possiamo dire che siamo campioni del mondo, sapevamo di avere le potenzialità, ma abbiamo fatto qualcosa di incredibile. La parola chiave di questa stagione è 'insieme'”.