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Manita al Cagliari, Napoli da sogno

Gioco, gruppo e grinta: ingredienti che il Napoli ha imparato ad assemblare alla perfezione e che permettono ai partenopei di fare un sol boccone del malcapitato Cagliari, sommerso di reti a casa propria. Lo 0-5 ottenuto al Sant'Elia non è solo l'ennesima prova di forza di una squadra che ha ormai trovato la quadratura del cerchio ma anche un chiarissimo segnale al campionato e alla Juventus, unica inseguitrice, costretta a saltare il turno di campionato con l'Atalanta a causa della nevicata che ha sommerso lo Stadium. Questa notte Sarri la passerà a +4 sui bianconeri, consapevole di avere fra le mani un'armata che in campionato sembra davvero un marcia avanti a tutti e che (si) rende il monday-night di chisura della 26esima giornata alla stregua di una gita domenicale in terra sarda.

Uno-due Napoli

Per cercare di suonare la decima (vittoria), Sarri si affida al solito undici, schierando davanti il poker d'assi Hamsik-Callejon-Insigne-Mertens, al cospetto di un Cagliari in difficoltà e, probabilmente, sfortunato a trovarsi di fronte un avversario simile in un turno che ha visto le appetitose (in chiave salvezza) sconfitte di Crotone, Chievo e Sassuolo. La pratica sarda il Napoli l'archivia già nel primo tempo, nonostante i padroni di casa riescano a resistere una mezz'ora: allo scoccare del 30', infatti, gli Azzurri sono avanti grazie alla rete di Callejon, ben servito da Allan e bravo a girare in rete con un bel diagonale di prima. La rete sblocca mentalmente gli ospiti che, poco più di 10 minuti dopo, trovano il bis: break di Hysay sulla destra, tocco in mezzo per Mertens che brucia Ceppitelli e fa 2-0. Al gong della prima frazione la partita è praticamente chiusa.

Show partenopeo

Nella ripresa servono 16 minuti al Napoli per servier il tris: azione corale stupenda, con ultimo tocco dalla sinistra di Insigne che arma il manicno di Hamsik, fulminante con la sua conclusione di prima intenzione. Lo 0-3 è troppo anche per il volenteroso Cagliari di Lopez che, a questo punto, può solo guardare l'accademia dei partenopei, i quali giocano veramente sul velluto: al minuto 28 Castan respinge con il braccio una conclusione e manda Insigne dal dischetto per il poker (per l'attaccante è il primo gol nel 2018). Nel finale c'è gloria addirittura per Mario Rui che fa pokerissimo con una punizione mancina magistrale, calciata sotto l'incrocio alla sinistra dell'incolpevole Cragno. Segno evidente del momento del Napoli: tecnica sopraffina ma anche morale a mille, per tutti i suoi calciatori. La Juve è avvisata.

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