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Lorenzo-Dovi: Ducati, che doppietta al Mugello

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Vittoria e addio annunciato: la cronaca del weekend al Mugello si può sintetizzare in breve per la Ducati che, nel Gp di casa, chiude con una doppietta da urlo marcata Lorenzo e Dovizioso per poi fare i conti con le parole di commiato del maiorchino. Il primo successo in sella alla Desmosedici suona più come una rivincita che un punto di (ri)partenza per l'ex campione del mondo, mai troppo in confidenza con la moto ma, forse, nemmeno con il team, vista anche la non facile convivenza con Dovi che, invece, la Desmo la sente sua e a Borgo Panigale è più che di casa. Sul terzo gradino del podio ci sale Valentino Rossi, a completare una domenica dal sapore speciale per i nostri colori, con due piloti e due moto di marca tricolore sul podio del Gp d'Italia. Un lungo sul brecciolino costa caro invece al leader del Mondiale, Marquez, che rientra in pista ma non va oltre la 16esima piazza.

Sfida per il terzo posto

Era da quasi 24 gare che non si vedeva il Lorenzo visto oggi. Il maiorchino finalmente azzecca la giornata (e anche la moto, che meglio si adatta al suo stile), accende i motori e scatta al semaforo verde mettendo tutti in riga dietro di lui, cosa già successa ma, questa volta, senza che un calo di ritmo gli tolga la soddisfazione di condurre i giochi fino in fondo. Nessuna sbavatura, nemmeno un accenno di abbassamento tensione: oggi si è probabilmente visto il vero Lorenzo, quello che la Ducati si aspettava da tempo. Dovizioso, che arriva secondo, lo guarda col bincolo per tre quarti di gara, con la sua Desmosedici che accusa qualche problemino nel finale (gomma davanti sbagliata secondo Andrea) e rischia di farsi rimontare da Rossi, bravissimo a emergere dal gruppone alle spalle dei due di testa e a resistere agli attacchi insistenti ma poco decisi di Iannone. Addirittura settimo Danilo Petrucci che, dopo aver lasciato immaginare un podio tutto Ducati, ha la peggio nella bagarre fra la terza e la settima posizione, permettendo il sorpasso anche a Rins. Il cuore del Gp, in realtà, è stata proprio la battaglia per il podio, con Lorenzo e Dovi a prendere il largo mentre Rossi e Iannone pensavano a darsele, con il 46 mai però in grande difficoltà e, a traguardo in vista, quasi a tiro dell'amico Andrea.

Marc, una giornataccia

Chi esce sconfitto dal Mugello, oltre ai critici di Lorenzo, è Marc Marquez. Il suo “zero” in classifica la dice lunga sulla gara dello spagnolo, partito sesto e ingolosito da una rimonta che sembrava fattibile, fino a perdere il controllo della sua Honda nel tentativo di effettuare un colpo di reni per risollevarla in curva. Mossa stavolta non riuscita, con la moto finita nella ghiaia e rimessa in pista malconcia, tanto da non permettergli di andare oltre il 16esimo posto. Il vantaggio in graduatoria per lui è ancora rassicurante, con 23 punti di margine su Rossi e Vinales (oggi 8°), 29 su Dovizioso. Pratica riaperta dunque, almeno parzialmente, in una giornata in cui, però, i riflettori sono tutti su Lorenzo e sul suo futuro: per la Ducati è tardi, dice… Per quel che sarà, ne sapremo di più fra una settimana.

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