Serviva la partita perfetta ma, invece, non dura nemmeno un tempo l'Italavolley che, contro la Polonia, dice definitivamente addio ai Mondiali, vincendo per 14-25; 25-21; 18-25; 25-17; 15-11 al tie break contro i campioni in carica. Una prestazione che vanifica quanto di buono fatto finora (serviva una vittoria per 3-0 e anche con un discreto margine di punti) e, soprattutto, rende vane le speranze di rimonta della nazionale dopo l'inatteso e pesante k.o. contro la Serbia. Peccato perché le speranze di arrivare alle semifinali c'erano, anche se la Polonia sembrava aver riposto nella pallavolo tutte quelle attese tradite dalla prestazione della nazionale durante i Mondiali di Russia 2018. Male per l'Italia che, dopo un inizio sprint, perde il treno iridato sul più bello, non riuscendo più a dimostrare quella solidità e quella grinta che, durante i primi match, erano parse essere una cosa sola in Zaytsev e compagni.
Solo per l'orgoglio
Al PalaAlpitour di Torino era la notte della verità: la sconfitta con la Serbia ha rimescolato le carte in negativo e complicato un percorso che, fin qui, era stato quasi netto e lasciava presagire più che bene in vista delle Final six del Mondiale. La prestazione opaca vista coi serbi, però, si palesa nuovamente durante il primo set contro i polacchi, da non perdere assolutamente e, invece, praticamente non giocato dagli azzurri che facilitano così il compito dei campioni avversari e spengono sogni e speranze dopo una manciata di minuti. L'acquisizione del risultato dopo il primo set, spinge la Polonia ad allentare i ritmi e a permettere all'Italia di giocare (e vincere) per l'orgoglio, strappando al tie break una vittoria che, purtroppo, non serve che per le statistiche: le semifinali saranno Brasile-Serbia e Polonia-Usa. Il bel sogno Mondiale della Nazionale italiana finisce qui, al cospetto di una grande squadra ma con la valigia stracolma di rimpianti.