Nel sabato del Villaggio del calcio italiano, la serie A ci regala una partita tutta emozioni e spettacolo. All’Olimpico, finisce 2-2 tra Lazio e Napoli. Pareggio giusto. Sblocca Isaksen, la riprende Raspadori, poi una sfortunata autorete di Marusic riporta avanti la capolista. La Lazio spinge, ha cuore e determinazione e a tre dalla fine trova il meritato pareggio con Dia. Il Napoli va a +2 sull’Inter attesa domani dalla Juventus, Lazio che resta saldamente al quarto posto.
Le scelte di Baroni e Conte
Il primo incrocio scudetto della giornata ha come teatro l’Olimpico di Roma. Lazio a sfidare il Napoli in un match dai toni altissimi, mentre domani sarà il giorno del derby d’Italia tra Juventus e Inter. Baroni conferma il suo 4-2-3-1, con in prima linea Castellanos terminale offensivo e alle sue spalle il tridente formato da Isaksen Pedro e Zaccagni. Guendouzi e Rovella intermedi, dietro Gila e Romagnoli davanti a Provedel, con Marusic e Nuno Tavares esterni. Problemi per Conte che deve rinunciare anche a Neres. L’atteggiamento è 3-5-2, con Raspadori ad affiancare Lukaku in prima linea. In difesa rientra Buongiorno, centrale con Rrahmani e Juan Jesus ai lati. In mezzo operano Anguissa, Lobotka e McTominay. Gli esterni di centrocampo sono Di Lorenzo e Mazzocchi. All’Olimpico fischia Davide Massa.
Botta e risposta
Un primo tempo brillante, giocato a buon ritmo, con la Lazio che parte bene anzi, benissimo, visto che al primo affondo trova il gol del vantaggio. Lancio lungo di Provedel, Rrahmani respinge corto e lascia la palla a Isaksen che dai trenta metri ha il tempo per calibrare la conclusione, leggermente deviata che spiazza Meret: 1-0 Lazio. Il Napoli non se l’aspettava una partenza lanciata dei biancocelesti e accusa il colpo. Lo salva un maldestro rinvio di Provedel che consegna la palla a McTominay che verticalizza subito per Raspadori che chiede, e ottiene, l’uno-due con Lukaku, finta e poi di sinistro infila sotto le gambe del portiere laziale: 1-1 e sono passati appena sette minuti dal vantaggio laziale. Il Napoli cresce e la gara si attesta su binari di equilibrio, giocata prevalentemente in mezzo al campo, fatta di possesso in attesa dell’imbucata giusta. Baroni perde Castellanos per infortunio, dentro Noslin che però non è una prima punta vera. All’intervallo è parità.
Dia la riprende all’ultimo respiro
Si riparte con gli stessi undici, con il Napoli subito incisivo con Lukaku, gran botta, Provedel c’è. Immediata la replica biancoceleste: Nuno Tavares è ispirato e sfonda a sinistra per Isaksen, sinistro a giro che finisce alto di un nulla. Che bella partita, il ritmo si alza, lo spettacolo non manca. Fuori Buongiorno, dentro Politano nel Napoli. La partita si apre, e il Napoli passa di nuovo con un pizzico di fortuna: conclusione di Raspadori da dentro l’area, Gila respinge, ed è sfortunato Marusic a toccarla e mettere fuori causa Provedel. La Lazio è sfortunata perché a stretto giro Zaccagni la mette dentro con un bel gesto atletico, semirovesciata a superare Meret, ma tutto fermo per posizione irregolare. Spinge adesso la Lazio perché i minuti passano. E a forza di spingere, il pari, meritato, arriva al tramonto del match. Lo firma Dia che raccoglie l’assist di Zaccagni e lo monetizza con un mancino che stende Meret. La Lazio ci crede e vuole i tre punti, ma finisce così, 2-2, finale di una partita bellissima, giocata con carattere dalla Lazio. Giusto il pareggio.