Al termine della settima giornata di campionato, la Serie A ha un nuovo leader: il Napoli di Maurizio Sarri che, con la vittoria per 3-0 contro il Cagliari, si è proiettato in vetta solitaria. Non è riuscito, infatti, il riaggancio alla Juventus, bloccata sul 2-2 dall’Atalanta nel posticipo di Bergamo. Bianconeri a due facce: propositivi nel primo tempo, confusi e a tratti nervosi nella ripresa. Di fronte, una formazione solida e grintosa, tutt’altro che intenzionata a fare da vittima sacrificale e autrice di una prestazione di sostanza e carattere: gli orobici, sotto di due reti, riescono a rimontare e, con Berisha, a neutralizzare un tentativo dal dischetto di Dybala, spedito al penalty da un dubbio fallo di mano di Petagna in area, giudicato tale dal Var.
Juventus, doppio vantaggio
La Juventus arriva a Bergamo con l’obbligo di rispondere al Napoli, vincente nel lunch-match del San Paolo con il Cagliari. Ma, davanti a sé, si trova un’Atalanta con una voglia matta di far bene in casa e reduce dall’ottimo pareggio del Parc OL contro il Lione, in Europa League. Allegri concede un turno di riposo ad Alex Sandro e schiera Asamoah come terzino sinistro, affidandosi in avanti all’estro di Bernardeschi (alla prima da titolare) e del ritrovato Higuain. Gasperini sceglie in attacco il rientrante Cornelius al posto di Petagna ma, almeno nella prima parte di gara, sono i bianconeri a fare l’andatura: il bandolo della matassa la banda di Allegri la trova al 21′, quando proprio l’ex Fiorentina si avventa su una respinta corta di Berisha su un tiro di Matuidi, siglando la prima rete in maglia bianconera. Il gol dà fiducia alla Juve che mette alle corde l’Atalanta: passano solo 3′ e Higuain, servito proprio da Bernardeschi, resiste a una carica sparando di sinistro sotto la traversa il gol del 2-0. I bergamaschi però non ci stanno e, appena 7 minuti dopo, accorciano le distanze con Caldara, bravo a ribadire in rete un pallone respinto malissimo da Buffon.
Cristante completa la rimonta
Nella ripresa, gli uomini di Gasperini confermano quanto di buon fatto vedere nel finale della prima frazione, prendendo in mano le redini del gioco e, via via, sempre più campo. Gli automatismi orobici funzionano alla perfezione e, dopo il gol annullato a Mandzukic (gomitata di Lichtsteiner sul ‘Papu’ Gomez), costringono la Juventus a rintanarsi nella propria metà campo per difendere il risultato. I nerazzurri, però, pareggiano quasi subito: Gomez sterza sulla sinistra e pennella al centro un pallone perfetto per il terzo tempo di Cristante, che incorna e batte Buffon per il 2-2. Allegri mischia le carte, butta dentro Cuadrado e Douglas Costa, sperando nel colpaccio. La possibilità ci sarebbe pure, a 6′ dalla fine: Dybala calcia una punizione e Petagna colpisce la sfera fra la spalla e il braccio. Per il Var è rigore ma, dagli 11 metri, Berisha si mette i panni di Donnarumma e l’Atleti Azzurri diventa per un attimo lo stadio di Doha, con Dybala che calcia debolmente facilitando l’intervento del portiere albanese. Si resta sul (giusto) 2-2 e con una nuova capolista: il Napoli.