Niente da fare, la Roma non decolla, gioca in maniera più giudiziosa e concreta ma la Fiorentina non soffre oltre misura e porta a casa un punto che fondamentalmente non serve a nessuno. Apre Pezzella, fa pari Zaniolo. Nella ripresa l'ex Gerson riporta avanti i viola prima del nuovo pari giallorosso di Perotti. Ranieri parte con il 4-3-3. Tra i pali, alla fine, ha scelto Mirante con coppia centrale Fazio-Juan Jesus, mentre Santon è posizionato a destra e Kolarov a sinistra. In mezzo Nzonzi e Cristante intermedi con Zaniolo con libertà di “evadere”, mentre in prima linea c'è Dzeko, preferito a Schick, con Kluivert e Perotti sugli esterni. Pioli rilancia con il 4-3-2-1. Tra i pali Lafont, Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi neo quattro di difesa, quindi Dabo, Veretout, Benassi nei tre alle spalle di Gerson, con Muriel e Simeone di punta. Solo panchina per Chiesa e Mirallas. Prima del via, ricordato dallo speaker dell'Olimpico, l'indimenticato Aldo Sbaffo, presidente dei tifosi romanisti per una vita, scomparso nei giorni scorsi con tanto di striscione apparso nei distinti sud: “La Curva Paradiso ti attende: lode a te Aldo Sbaffo”.
Pezzella poi Zaniolo
Benassi tasta subito la reattività di Mirante che sulla conclusione del Viola ribatte in angolo. Buon avvio della Fiorentina. Simeone è osso duro per Kolarov e Jesus, come lo è Muriel che parte dalla parte opposta dove trova Santon come angelo custode. Ma la Roma è viva. Come sempre animato Zaniolo che opera sull'intero fronte d'attacco, Perotti scende spesso a dare una mano in mezzo e impedire a Milenkovic di sfruttare la profondità. Chi ci riesce bene è Simeone che prova ad incrociarla, Mirante c'è anche stavolta, ma può nulla sul conseguente angolo, con Pezzella che arriva da dietro e la piazza: 1-0 Fiorentina dopo appena 13'. Il tempo di mettere la palla al centro e la Roma trova il pari. Fa tutto bene Kluivert che si libera del suo angelo custode e la mette in mezzo dove stavolta a svettare è la testa di Zaniolo, palla che bacia il palo e finisce in rete: 1-1. Si muove bene il fronte d'attacco della Fiorentina. Muriel ci prova dai venticinque metri, Mirante è battuto, lo salva il palo.
Fase intermedia
Troppi errori in disimpegno nella Roma. Dzeko lotta, si batte ma al momento della conclusione perde sempre un tempo di gioco permettendo il recupero ai viola. Ma la sua prova è di carattere. In campo c'è equilibrio, con la paura sulla pelle che è il nemico principale della squadra di Ranieri. Dzeko, come detto, ci mette l'anima, ma non è fortunato su una rasoiata dal limite, Lafont capisce tutto e spedisce in angolo. Nei viola si muove bene tra le linee Benassi,con Gerson che prova a farsi vedere con inserimenti costanti. L'equilibrio non si spezza, ma la Roma prende campo e difende con grande intensità. Altra cosa rispetto al Napoli, quanto meno a livello di testa. Buon primo tempo dei viola, incisivi, ma non troppo. Pioli aspetta Chiesa e magari Mirallas.
Botta e risposta
E l'inizio ripresa è subito da incubo per i giallorossi che vanno sotto. Fa tutto bene Biraghi che dalla sinistra mette in mezzo, Benassi fa da sponda per Gerson, gran botta da fuori e nuovo vantaggio viola, con leggere deviazione di Juan Jesus, convalidato anche dal Var visto il dubbio su un presunto tocco di mani di Benassi. Ma come nella prima frazione, a stretto giro arriva il pari giallorosso. Il centro è ancora di Kluivert e gran bordata dalla parte opposta di Perotti che infila Lafont stavolta con la leggera deviazione di Milenkovic: 2-2. Fuori Kluivert, dentro Lorenzo Pellegrini con Zaniolo che va a fare l'esterno a destra. E' il momento di Chiesa che prende il posto di Benassi con i viola adesso più consistenti in fase offensiva. La partita si apre, la Roma prova ad alzare il baricentro e guadagna metri, Fiorentina pronta a sfruttare l'arma del controgioco.
Pareggio inutile
Fuori anche Simeone, dentro Mirallas, mentre Ranieri richiama Santon, toccato duro in un contrasto, per inserire Karsdorp. Minuti che passano, succede nulla. Almeno di rilevante, partita comunque aperta. Ranieri getta nella mischia Under, fuori Zaniolo che ha dato e speso molto. Nzonzi ha la palla buona di testa, ma la alza troppo. Disperazione romanista. Ma i giallorossi insistono e pressano alti sul portatore di palla viola. Dieci alla fine, finale spezzettato. Ci provano i giallorossi, Pellegrini controlla e si gira bene, ma la alza troppo. Finale all'arma bianca, saltano le marcature, ma fino alla fine succede nulla. Finisce 2-2, con un punto che non serve ai viola, lontani dalla zona Europa, non serve alla Roma che poteva accorciare sul Milan e che invece rimane ancora avanti di quattro punti. L'ennesima occasione persa.
Dallo Stadio Olimpico di Roma
Gli altri match
Pomeriggio da dimenticare per il Napoli di Ancelotti che, dopo il poker rifilato alla Roma domenica scorsa, crolla a Empoli sotto i colpi di Farias e Di Lorenzo, intervallati dal gol dell'ex Zielinski per il complessivo 2-1 finale. Male anche la Lazio che, a Ferrara, torna a casa senza punti nel giorno in cui poteva lanciarsi verso il quarto posto. Decide tutto un rigore realizzato nel finale da Andrea Petagna. Chi fa festa è l'Inter di Spalletti e del ritrovato Icardi, di nuovo in campo e partecipante attivo del poker che i nerazzurri rifilano a domicilio al Genoa. Ad aprire le danze è una rete di Gagliardini, seguita dal raddoppio proprio l'argentino, realizzando il rigore da lui procurato. Lo stesso Gagliardini cala il tris, firmando la sua personale doppietta. Nel finale gloria anche per Perisic. Colpaccio anche per il Torino che, grazie a una doppietta del Gallo Belotti, manda k.o. la Sampdoria (a segno con Gabbiadini) e aggancia il gruppone con Atalanta, Roma e Lazio, a ridosso del Milan quarto. Gioia in chiave salvezza per il Frosinone che, grazie a un rigore assegnato dal Var dopo quasi dieci minuti di attesa, batte 3-2 il Parma agli estremi margini del recupero.