C’era una volta il campionato più bello del mondo, quello che poteva vantare giocatori di primo piano che il mondo invidiava. C’era è non c’è più. La serie A è sempre più visto come un torneo di passaggio, buono per crescere ma non per consacrarsi sul palcoscenico europeo. Colpa di una gestione finanziaria sciagurata da parte dei club che hanno scialacquato senza programmare, tra stadi fatiscenti, violenze, lobby e scandali. Il campionato italiano sembra destinato a navigare in acque sempre più agitate e costretto a lasciar partire i pezzi pregiati della sua argenteria.
L’ultimo è Juan Cuadrado, un calciatore che tutte le nostre grandi società avrebbero voluto ma che nessuno ha potuto ingaggiare. Ci ha pensato il Chelsea di Roman Abramovich, nella veste del noto terzo che interviene tra i vari litiganti, a sbaragliare la concorrenza, mettendo sul piatto 31 milioni di euro più bonus. La Fiorentina non ha potuto far altro che accettare, lasciando partire l’esterno d’attacco colombiano.
Mourinho ringrazia ed è pronto a schierare il suo nuovo giocatore già dalla prossima partita. A Firenze arriva Salah, talentuoso egiziano fino a qualche giorno fa nelle mani di una Roma che non riesce a portare a casa Luiz Adriano. I viola escono più ricchi dall’operazione ma indeboliti da un punto di vista tecnico. Sì dirà che poco cambia, vista la scarsa competitività del torneo. Che tristezza.