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Juve-Roma, una super sfida “al veleno” con in palio lo Scudetto

Quella di sabato sera è una sfida tra due eterne rivali. Da una parte la Juve, detentrice di numerosi record; dall’altra la Roma, una squadra grintosa pronta a misurarsi con i Campioni d’Italia. Con l’avanzare del Campionato, il gruppo di inseguitori del team bianconero si è sfaldato: prima il Napoli, poi la Lazio e il Milan. Solo i giallorossi sono rimasti a -4. Allo Stadium di Torino, dunque, andrà in scena un match che ha già il sapore dello Scudetto. In effetti, con la vittoria di Spalletti la corsa al tricolore si riaprirebbe, il pareggio lascerebbe deboli speranze, mentre una sconfitta dei capitolini le chiuderebbe del tutto. Quella contro la Juve è la madre di tutte le sfide per la Roma, mentre per i bianconeri è l’occasione per dimostrare la propria superiorità, avallata dagli ultimi cinque Scudetti.

Se fino a qualche anno fa ad affrontarsi c’erano bandiere del calibro di Totti e Del Piero, quello di sabato sera sarà un confronto tra grandi bomber quali Dzeko e Higuain. Non solo. In panchina vi sono due allenatori toscani con in mente due sistemi di gioco diversi ma efficaci: Allegri pragmatico e duttile, Spalletti elettrico e maniacale. Andando a ritroso, ci si accorge che la Juve è la “pecora nera” del c.t. giallorosso: ha vinto solo in Coppa Italia e in amichevole, mentre in campionato non c’è mai riuscito, né all’Udinese (1 pari e 4 ko), né alla Roma (2 pareggi e 6 k.o.).

Un tabù da spezzare anche per la società capitolina, visto che non vince a Torino da sei anni e si è imposta solo in tre delle ultime ventidue gare. Quella tra Juve e Roma è una sfida “al veleno”, segnata da polemiche e ripicche che non sono mai mancate. Dal gol scudetto di Cuccureddu, nella chiacchierata sfida del 1973, ai centimetri del famigerato gol annullato a Turone, dal 4-0 e “tutti a casa” di Totti,  alla rimessa di Aldair viziata dal guardalinee. Insomma, quella tra bianconeri e giallorossi è una storia di rivalità al vetriolo che ha infiammato gli animi dei tifosi in questi ultimi decenni.

I precedenti match tra Juventus e Roma sono ben 184 (di cui 168 in campionato e 16 in Coppa Italia), con un bilancio di gran lunga a favore dei torinesi: 87 i successi per la Vecchia Signora, contro i 45 dei capitolini. 52 i pareggi. Inoltre, nelle partite disputate a Torino, i successi dei giallorossi scendono appena a 12 (di cui 8 in campionato e 4 in Coppa Italia) su 93 partite giocate. In casa sono 60 le vittorie della Juve, 21 i pareggi.

Juve-Roma accende gli animi di tifosi e ultras anche per via dei numerosi giocatori che hanno vestito le due maglie. Buona parte dei trasferimenti ha sempre portato con sé una scia di polemiche. Tra i calciatori che hanno lasciato la Roma per legarsi alla Juventus, compaiono Pjanic, Vucinic, Capello (che poi fece lo stesso anche da allenatore) e Peruzzi. A preferire la Capitale al capoluogo piemontese Boniek, a lungo corteggiato dalla Roma già quando giocava in Polonia, ma arrivato all’ombra del Colosseo solo dopo 3 anni di maglia bianconera: Non vanno poi dimenticati Balzaretti e Benatia, difensori che tra la maglia zebrata e quella rossa hanno indossato quella di altre società.

Chi vedremo in campo sabato? Allegri si trova davanti a due dubbi che saranno risolti solo nelle ultime ore. Il primo è relativo al difensore centrale e al recupero di Barzagli, che potrebbe essere preferito a Rugani in coppia con Chiellini. La seconda incognita riguarda l’attacco, dove accanto ad Higuain sono in ballottaggio Mandzukic e Dybala. Spalletti, dal canto suo, ha intenzione di provare un doppio recupero che avrebbe del prodigioso. Infatti, Salah è tornato ad allenarsi in gruppo, e ciò lascia pensare come certa la sua convocazione. Lo staff giallorosso è al lavoro per farlo arrivare a Torino nelle migliori condizioni così che possa essere schierato anche da titolare. Meno probabile il recupero di Bruno Peres, tuttavia non è ancora da escludere la sua convocazione.

A scaldare ancora di più l’atmosfera, i primi colpi di mercato che arrivano proprio dalla società bianconera e giallorossa. Agenti, mediatori e dirigenti sono tutti all’opera per piazzare i primi acquisti. La Roma ha messo le mani sul centrocampista del Genoa, Tomás Eduardo Rincón. L’accordo sembra praticamente raggiunto, superando l’Inter e la Juve, consapevole di dover intervenire per rinforzare il centrocampo. Inizialmente Marotta aveva puntato N’Zonzi del Siviglia, immediatamente seguito dal venezuelano dei rossoblù. Pallotta è stato più veloce, ed è riuscito a portare a casa un’operazione di mercato che offrirà svariate soluzioni per Spalletti. La valutazione di Rincón è di circa 8 milioni, ma la trattativa dovrebbe chiudersi con un prestito e il riscatto nel prossimo esercizio condizionato al numero di presenze.

Pallotta ha anche provato a riportare a Trigoria Lorenzo Pellegrini dal Sassuolo, ma l’idea sembra sfumare proprio a causa della Juve che, dopo aver incassato il colpo Rincón, ha avviato con il club di Squinzi una trattativa per rilevare il centrocampista della scuola Roma offrendo una cifra che si aggira sui 15 milioni. Allegri nel frattempo può godersi Caldara, uno dei più promettenti difensori della Under 21 di Di Biagio, pagato all’Atalanta 25 milioni, un somma tale da battere la concorrenza di Inter, Milan e Roma. Sabato, dunque, la resa dei conti tra due team costruiti per vincere, con la Juve favorita e la Roma pronta a misurare la consistenza dei suoi progressi.

Fabio Beretta

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