Una Sampdoria forza 3 consegna al Napoli un definitivo margine di 4 punti sulla Juventus di Massimiliano Allegri, caduta 3-2 sotto i colpi dei blucerchiati nella bolgia di Marassi. Una battuta d'arresto, quella della 13esima giornata di A, che costringe i bianconeri a guardarsi dalla Roma (ora a -1) e a sperare in un passo falso dell'Inter nel posticipo con l'Atalanta. Quello che ha compiuto, a metà, la Fiorentina di Pioli, bloccata sull'1-1 dalla Spal al Mazza di Ferrara; pari col medesimo risultato anche per il Torino, fermato in casa dal Chievo. Ben tre, invece, i colpi esterni: Rigoni regala al Genoa un importantissimo successo allo Scida di Crotone, mentre un'indecisione difensiva si è rivelata fatale per l'Udinese, beffato dalla zuccata vincente di Joao Pedro al Friuli. Ancora k.o. il Benevento, beffato al fotofinish dal colpo di testa di Peluso.
Samp, schiacciasassi casalingo
Giocare a Marassi con la Samp è impresa ardua per chiunque perché, fra le mura amiche, i genovesi hanno battuto tutti. Una lezione che ha imparato a sua spese anche la Juventus, chiamata a rispondere al successo del Napoli e incappata invece in una domenica nera: i bianconeri, dopo un primo tempo giocato per la verità meglio dei padroni di casa (occasione per Higuain e una clamorosa per Cuadrado), la Sampdoria si scatena nella ripresa, portandosi sul 3-0 in circa mezz'ora. Prima è Zapata ad approfittare di testa di una svirgolata in area di Bernardeschi; poi Torreira piazza, al 26', il destro dal limite e Ferrari cala il tris al 34', bruciando Khedira sul tempo su cross basso di Quagliarella. La reazione furiosa della Juve porta, in due minuti, ad accorciare prima con Higuain su rigore poi con un sinistro letale di Dybala: reti che però non bastano a evitare il k.o. bianconero e la festa blucerchiata per i 26 punti in classifica.
Gli altri match
Chiamata al riscatto dopo il poker interno subito dalla Roma, la Fiorentina sbatte sul muro biancoazzurro della Spal, muovendosi comunque di un piccolo passo in classifica: alla rete del vantaggio estense di Paloschi, bravo a ribadire in rete un colpo di testa sul palo di Felipe, ha risposto il destro vincente di Federico Chiesa, imbeccato dal 'Cholito' Simeone. A entrambi i marcatori era già stata annullata una rete. Pareggio 1-1 anche per il Torino di Mihajlovic: i granata vanno sotto in casa contro il Chievo, in vantaggio con il colpo di testa di Hetemaj (i clivensi sono la squadra di A più volte a segno con gioco aereo), ma riprendono il match con la zuccata decisiva di Daniele Baselli. Un risultato tutto sommato giusto, nonostante i rimpianti torinesi per il rigore fallito da Belotti. Nel novero dei penalty sbagliati il Gallo è in compagnia di Domenico Berardi: l'attaccante del Sassuolo spedisce infatti sulla traversa dagli 11 metri a tempo quasi scaduto, quando il risultato a Benevento era ancora di 1-1. Un errore che, però, è stato ampiamente compensato dal colpo di testa di Peluso che, a una manciata di secondi dal termine, manda in apoteosi i neroverdi e costringe ancora i campani all'inferno degli zero punti, dopo che i gol di Matri e Armenteros stavano indirizzando il match verso il pari. E la testa ce l'ha messa anche Joao Pedro che, lanciato da Faragò e approfittando di una clamorosa indecisione fra Widmer e Danilo, si inserisce fra i due e deposita il pallone alle spalle di Bizzarri (40 primavere e fin lì protagonista) per l'1-0 finale. Lo stesso risultato registrato nel lunch-match delle 12.30 tra Crotone e Genoa: il Grifone del Ballardini 3.0 si porta a casa tre punti importantissimi in ottica salvezza, grazie al colpo di testa di Rigoni che decide la partita al minuto 11.