Tutto invariato al triplice fischio finale del big match d'altissima quota fra Juventus e Inter. Un match che prometteva gol e spettacolo ma che, invece, si è limitato a offrire buone indicazioni su due squadre in crescita ma incapaci di farsi male nell'arco dei 90 minuti: ne viene fuori uno 0-0 che consegna al Napoli l'occasione giusta per riprendersi la vetta della classifica e alla Roma quella per accorciare ulteriormente le distanze. Ai punti, la partita dell'Allianz Stadium la vincerebbe probabilmente la Juventus, con Handanovic più volte chiamato a togliere le castagne dal fuoco a Spalletti. Ma nel calcio, ovviamente, serve segnare: e allora, a trarre beneficio dal pareggio a reti bianche è più che altro l'Inter.
Meglio la Juve
Tatticamente, la partita ha mostrato una fase difensiva solida e quadrata da parte di entrambe, con i fronti offensivi che hanno stentato a trovare le armonie giuste, soprattutto sulla sponda nerazzurra: a tradire Spalletti, infatti, è stato proprio il quartetto offensivo composto da Perisic, Brozovic e Candreava dietro a Icardi. Maurito, protagonista della sfida a distanza con Higuain, patisce alla lunga la poca assistenza dei tre trequartisti: male soprattutto Perisic, apparso poco reattivo e in difficoltà anche nei tocchi più semplici. Decisamente meglio il connazionale Mario Mandzukic, il più pericoloso dei 22 in campo: al 9', servito da Cuadrado, calcia addosso ad Handanovic; al 45', ancora su invito del colombiano, colpisce di testa la traversa.
Dybala non basta
La miglior verve juventina del primo tempo si conferma sostanzialmente nella ripresa: i bianconeri giocano meglio, annullano il 4-2-3-1 spallettiano e si alle giocate della coppia offensiva: Higuain ci prova al 58', con un tiro fuori, poi è Khedira a mancare il bersaglio con un destro a rimorchio. Allegri prova a risolvere l'impasse gettando nella mischia, a 15 minuti dalla fine, anche Paulo Dybala: l'apporto della Joya, però, è tutt'altro che decisivo e il risultato non si schioda dallo 0-0. Un risultato che va bene all'Inter e, soprattutto, al Napoli di Maurizio Sarri che, vincendo con la Fiorentina, potrebbe tornare in testa ala classifica.