La Juventus non sbaglia: ne fa 3 al Crotone, stacca la Roma di altrettanti punti in classifica e risponde alle vittorie di Napoli e Inter, restando in scia dei partenopei per il primato in classifica. Ai bianconeri basta un tempo (il secondo) per aver ragione dei calabresi, apparsi ben poco propositivi in fase offensiva ma ben organizzati nel reparto arretrato. Il muro rossoblu, però, cede nella ripresa sotto i colpi di Mandzukic, De Sciglio e Benatia: tre reti utili ai bianconeri per scacciare i fantasmi del k.o. con la Samp e tornare a correre in campionato. Quello che non riesce a fare la Lazio di Inzaghi che, nel match delle 18, viene riacciuffata in extremis dal rigore di Babacar (vantaggio di De Vrij), mancando il riaggancio alla Roma in graduatoria.
Juventus-Crotone 3-0
La tattica-bunker di Nicola regge un tempo all'Allianz Stadium di Torino. Alla Juventus, dopo la brutta frenata di Marassi, servono punti che diradino le ombre della crisi e riportino la Signora nell'orbita delle prime della classe. Detto fatto: dopo un primo tempo di assedio al fortino calabrese, la legge del più forte emerge in tutta la sua durezza nella ripresa, quando Mandzukic (scelto al posto di Higuain al centro dell'attacco) trova l'incornata vincente su invito di Barzagli dalla destra. Sono trascorsi solo 7' dall'inizio del secondo tempo ma l'accelerazione della Juve è devastante: appena 8 minuti dopo, infatti, De Sciglio raddoppia con un bolide sparato in porta dopo una respinta difettosa della retroguardia degli Squali. Per il terzino ex Milan si tratta della prima rete con la maglia della Juventus. L'uno-due è micidiale per il Crotone che, a questo punto, si sfalda concedendo campo e iniziativa ai padroni di casa che, a 19' dal termine, firmano il tris con Benatia, pescato da Pjanic completamente libero in area di rigore. Il gol del marocchino mette il sigillo su una partita che non ha avuto molta storia: l'esame vero sarà fra una settimana, quando la Signora volerà al San Paolo per affrontare il Napoli.
Lazio-Fiorentina 1-1
La parola d'ordine per la Lazio di Inzaghi era smaltire la delusione post-derby. E, per oltre 80 minuti, i biancocelesti hanno cullato l'obiettivo di portare a casa i 3 punti, contro una Fiorentina apparsa comunque in buona forma e sempre in partita. La Viola gioca bene in ripartenza, mettendo in difficoltà i padroni di casa per i primi 10 minuti, affidandosi all'estro di Chiesa e alla grinta di Simeone, al quale viene (giustamente) annullato un gol per fuorigioco. Ci prova un paio di volte anche Thereau, concludendo una volta a lato e un'altra fra le braccia di Strakosha. Al 25', però, sono i biancocelsti a colpire: cross pennellato dalla destra di Luis Alberto e stacco poderoso di De Vrij, che scavalca Sportiello e porta avanti i suoi. Il gol sveglia la Lazio che, poco dopo, ha un'altra opportunità con Marusic e, nel finale di tempo, con una rasoiata a lato dello stesso Alberto. La ripresa è decisamente più frizzante: Strakosha è bravo a neutralizzare i tentativi di Chiesa e Simeone, mentre Sportiello dice di no a Immobile, autore di un bel tiro dalla distanza. L'estremo difensore viola si supera anche su Parolo. Ma, quando sembra fatta, per la Lazio arriva la beffa: rovesciata prodigiosa di Pezzella, risposta super di Strakosha ma l'intervento di Caicedo sul difensore fa fermare tutti. Il var vede il fallo da rigore e Babacar, implacabile, spiazza dal dischetto il portiere per il giusto 1-1 finale.