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Italrugby, allenamento con i ragazzi di Amatrice in vista del match contro gli All Blacks

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In vista del match di sabato pomeriggio, l’Italrugby ha deciso di regalare un sorriso ai 200 bambini arrivati fra mille difficoltà, con tre ore di viaggio in pullman su una strada tutt’altro che in ottime condizioni, allo stadio Iacoboni di Rieti. Un allenamento all’insegna del sorriso terminato quando il sole era ormai tramontato, lasciando così via libera al terzo tempo: una grande merenda.

I bambini e i ragazzi (dai 5 ai 14 anni) di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto si sono dilettati in placcaggi e rotolate, insieme al ct Conor O’Shea, a tutto lo staff tecnico, e a sei azzurri arrivati dal ritiro dell’Acqua Acetosa in vista della sfida con gli All Blacks: Venditti e Geldenhuys, Odiete, Violi, Ferrari, e Steyn molto presi dal ruolo e visibilmente emozionati, con Brendan Venter scatenatissimo. Non sono poi mancati momenti toccanti, come quello di un bimbo che all’improvviso è scoppiato in lacrime, abbracciando Venditti. “E’ un piccolo gesto essere qui – ha detto il ct -, ma regalare un momento di festa è la cosa migliore che pensavamo di poter fare per questi ragazzi”. Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, replica: “Lo sport aiuta e voi oggi qui state facendo tantissimo per chi ha bisogno di dimenticare un po’. Sapere che qualcuno ci pensa vale tanto. Credeteci”.

Per quanto riguarda il match di sabato, su chi scenderà in campo con la maglia azzurra, O’Shea afferma: “Non è una squadra sperimentale, nemmeno una scommessa: questa è la migliore formazione del momento. E non mi importa il risultato finale, voglio che i ragazzi vincano a modo loro la partita: facendo quel che sanno fare e mantenendo il giusto linguaggio del corpo. Non mi basta un’ora di passione, di lotta. Pretendo che reggano tutti gli 80 minuti di gioco”.

Contro i campioni del mondo della Nuova Zelanda, l’allenatore dà fiducia a molti atleti con poca esperienza ma tanta ambizione. Due di loro, Padovani estremo e Bronzini mediano di mischia, sono stati affidati ruoli fondamentali in questo sport. Poi Bisegni ed Esposito alle ali, affiancando McLean a Benvenuti nei centri. Sorprese anche in mischia, dove Van Schalkwick finisce in seconda linea con Fuser (Biagi va in panchina accanto a Gori). “E’ la sfida perfetta per cominciare a costruire una nuova Italia”, dice O’Shea di questo match senza speranze o quasi. Inutile fare paragoni con l’Irlanda, che sabato ha battuto i Blacks a Chicago: “Non potrà mai essere la stessa cosa, non possiamo copiare il piano di gioco dei Verdi. Tra qualche anno, forse, quando avremo cambiato il nostro rugby – prosegue il ct -. Ma intanto, ci sono giocatori come Parisse, Ghiraldini, McLean, che vogliono fare bene: subito. E io credo che sabato potrà essere una bella giornata per gli azzurri”. Inoltre, questa sera lo staff italiano ha invitato a cena quello neozelandese per scambiare opinioni e consigli.

Mattia Sheridan: