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Italia-Svezia, l'ora della verità

Stasera o si fa l'Italia o si muore. C'è poco da fare, da dire e scherzare. Siamo arrivati alla partita del dentro o fuori. Stasera alla Friends Arena di Stoccolma, lunedì a Milano per un doppio Italia-Svezia che vale il visto per il Mondiale di Russia del prossimo anno. Ci arriva carica l'Italia, consapevole dei propri mezzi. Incertezze e inquietudini messe nel cassetto. Il lavoro di Converciano è stato anche sulla testa di una squadra che, dopo Madrid, ha perso i connotati della grande. Che stasera vuole e deve ritrovare, senza mezze misure. La Svezia, rispetto a noi, ha poco da perdere. Noi tutto, un'apocalisse da evitare. Che sarà evitata. Parole di Ventura: “Andremo noi al Mondiale, abbiamo lavorato per questo e soprattutto in tutti i ragazzi c'è la convinzione di farcela. Rispettiamo la Svezia ma dobbiamo batterla. Abbiamo lavorato in questi giorni a Coverciano solo per questo, con idee chiare, con la consapevolezza di chi siamo e dove vogliamo arrivare, ovvero in Russia, al mondiale. Non ci sfuggirà”.

Ventura punta sul Gallo

C'è un problema che si chiama Zaza. Ventura nella sua presenza ci ha sperato: “Il ragazzo ha un piccolo problema al ginocchio che stiano valutando. Se al risveglio sta bene gioca, altrimenti è pronto Belotti”. L'attaccante del Valencia, però, non è riuscito a recuperare pienamente dal guaio al ginocchio e, per questo, non è stato convocato. Toccherà quindi al 'Gallo' trascinare l'attacco azzurro. E' la partita della vita, Ventura lo sa. “Sono sereno e tranquillo perché so che ci giochiamo il mondiale e che non vogliamo fallire. Sono convinto giocheremo una grande partita e magari segneremo più di un gol, quello è importante farlo, ben sapendo che si gioca sulla doppia sfida nell'arco dei 180'. Siamo concentrati, vogliamo il mondiale e ci andremo”.

Con la Svezia il 3-5-2

Ne è convinto anche Buffon. “Ci sono tanti momenti che ci ricordano la Svezia, dalla vittoria all'Europeo, al pari con eliminazione nel 2004. Tante sfide, ora non hanno più IBra, ma sono cresciuti di squadra e in consapevolezza. Li rispettiamo, ma dobbiamo batterli perché noi abbiamo una storia legata al mondiale, siamo abbonati e questo abbonamento vogliamo continuare a farlo valere”. Dunque, formazione. Sarà 3-5-2, con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini dietro, Candreva, Parolo, De Rossi, Verratti e Darmian in mezzo, Immobile e Belotti davanti. Stadio esaurito, in 65milla alla Friends Arena compresi un migliaio di italiani. Arbitra il turco Cakir. Il via alle 20.45.

Gli altri match

Intanto, nella serata di ieri si sono disputati i primi due incontri d'andata dei playoff Uefa che, come da pronostico, hanno visto l'imposizione della Croazia sulla Grecia, con un roboante 4-1, e della Svizzera sull'Irlanda del Nord, per 1-0. Non c'è stata praticamente storia fra balcanici ed ellenici: a Zagabria i croati passeggiano, andando presto in vantaggio con Modric su calcio di rigore (fallo di Karnezis su Kalinic) e raddoppiando con un colpo di tacco del centravanti dello stesso centravanti del Milan. Il gol dell'1-2 di Papastathopoulos, arrivato su palla inattiva, serve solo per le statistiche: gli uomini di Dalic, infatti, arrotondano il punteggio con la perla di Perisic e il poker facile di Kramaric su assit di Vrsaljko. Decisamente più complicata la trasferta della Svizzera a Belfast, contro i nordirlandesi: a decidere il match è un rigore (dubbio) del milanista Rodriguez che, di fatto, rompe l'incantesimo della porta di McGovern. Gli elvetici, comunque, si aggiudicano il primo round con merito, essendo apparsi superiori (più di quanto ci si aspettasse) ai padroni di casa.

Massimo Ciccognani

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