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L’Italia si sveglia quando è troppo tardi

Gli Azzurri fanno 3-3 in Germania: tedeschi in semifinale di Nations League

foto Daniele Buffa/Image Sport

Italia dai due volti, brutta e spaesata, inguardabile nella prima frazione, capace di prenderne tre in quaranta minuti, spigliata nella ripresa quando ha spaventato i tedeschi andando sul 3-2, trovando il pari al tramonto del match. Ma naturalmente non è bastato. Italia fuori dalla Nations League, costretta ad un girone da cinque nella qualificazioni mondiali contro Norvegia, Israele, Estonia e Moldova. Si poteva fare meglio e di più. Peccato essersi svegliati quando la partita era compromessa.

Gira la ruota

Spalletti, rispetto alla gara di Milano, cambia cinque interpreti e si affida ad un 3-5-2 con Maldini ad affiancare Kean in prima linea. Di Lorenzo viene spostato sull’out destro, con Udogie dalla parte opposta. In mezzo la seconda novità rappresentata da Ricci, con accanto Barella e Tonali. Due le novità dietro: Gatti a destra e Buongiorno centrale con Bastoni a sinistra a difendere la porta di Donnarumma. Nagelsmann resta fedele al suo 3-4-2-1 con Kleinndienst punta di riferimento. Alle sue spalle Musiala e Sané. In mezzo Kimmich, Stiller, Goretzka e Mittelstadt. Dietro, davanti a Baumann, ci sono Schlotterbeck, Tah e Rudiger. Fischia il polacco Marciniak.

Assalto tedesco

In realtà non c’è stata Italia nella prima frazione, con gli azzurri che si sono consegnati ai più tonici e aggressivi avversari. Azzurri che hanno fatto fatica ad uscire dal pressing tedesco, con gli uomini di Nagelsmann che hanno lavorato gli azzurri ai fianchi per poi colpirli alla prima occasione. Imbucata di Kleidienst messo giù da Buongiorno. Calcio di rigore che Kimmich ha trasformato alla sinistra di Donnarumma. La Germania ha insistito, battuto il ferro caldissimo, Kleidienst ha esaltato le doti di Donnarumma che si è difeso in angolo. Dalla bandierina è arrivato il raddoppio: azzurri a parlottare tra loro, palla a Musiala che l’ha messa dentro senza contrasto. Ma non è finita perché prima dell’intervallo è arrivato anche il 3-0, con Kleidienst. E buonanotte ai suonatori.

La riprendono Kean e Raspadori

Spalletti rimescola le carte: dentro Frattesi e Politano per Gatti e Maldini con Di Lorenzo a scalare in difesa. Ed è altra Italia che si fa subito vedere, prima con Frattesi, poi con Kean che recupera un pallone al limite, gran conclusione e palla in rete: 3-1. Dentro Raspadori per Tonali, l’Italia non ha più nulla da perdere e ci prova. E ancora Kean, dopo aver puntato Tah, la piazza col destro: 3-2 a venti dalla fine. Marciniak concede il rigore agli azzurri dopo che Di Lorenzo viene steso in area, poi va al monitor e revoca la decisione in quanto Schlotterbeck ha sfiorato la palla prima di toccare il capitano del Napoli. Rigore poi concesso allo scadere, trasformato da Raspadori per il 3-3 finale che aumenta i rimpianti per quel che poteva essere e non è stato. Risveglio tardivo e tanto rammarico.

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