E’ ancora Inter. La prima semifinale di Supercoppa Italiana giocata a Riyadh, porta i colori nerazzurri, ma della squadra milanese che batte all’inglese quella bergamasca per 2-0 grazie alla doppietta messa a segno nella ripresa da Dumfries. Le due protagoniste del campionato non si risparmiano, Carnesecchi salva la Dea nella prima frazione, poi l’Inter allunga e in pochi minuti chiude la pratica. Partita dominata, sotto tutti i punti di vista. Lunedì affronterà in finale la vincente di Juventus-Milan di domani sera.
Così in campo
Inzaghi conferma l’Inter versione migliore, con in campo tutti i titolari. Nel 3-5-2 del tecnico piacentino, tra le ali c’è lo svizzero Sommer, davanti a lui Bisseck, De Vrij e Bastoni. Dumfries e Dimarco sono gli esterni di centrocampo, in mezzo la premiata Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Prima linea affidata a Lautaro Martinez e Thuram. E’ invece un 3-4-2-1 quello dell’Atalanta, con Gasperini che deve rinunciare a Retegui e per scelta tecnica lascia in panchina De Ketelaere. Di punta si affida a Samardzic falso nove, con alle spalle Zaniolo e Brescianini. In mezzo Zappacosta, Scalvini, De Roon e Ruggeri, con Kossounou, Hien e Kolasinac nei tre dietro davanti a Carnesecchi. Fischia Daniele Chiffi.
L’Inter sbatte su Carnesecchi
Un primo tempo interessante di una sfida che avrebbe meritato più pubblico. Una prima frazione gestita meglio dalla formazione di Inzaghi che è andata più vicina al vantaggio, ma ha sempre trovato pronto alla risposta il portiere bergamasco Carnesecchi. Inter pericolosa a più riprese, con le occasioni di Mkhitaryan e Lautaro, con in mezzo il controgioco bergamasco con Scalvini che si è divorato una palla ghiottissima. Nell’Inter, tutti giocano per Lautaro che viene mandato in porta da De Vrij, poi è l’armeno che potrebbe calciare ma preferisce servire Lautaro, ma senza fortuna. In mezzo l’Inter è tanta, domina sulle prime e seconde palle, ma non graffia. E prima del riposo, altra occasione, con Calhanoglu, salva tutto Ruggeri.
Uno-due Dumfries
Non c’è neppure il tempo di iniziare e l’Inter mette il muso avanti. Azione da calcio d’angolo, la palla spiove in area, controlla Bisseck, Scalvini va leggero nella marcatura di Dumfries che si gira e in rovesciata trova l’1-0. Cambia subito Gasperini che inserisce Lookman, De Ketelaere ed Ederson, ma nelle ripartenze la squadra di Inzaghi è micidiale sull’asse Mkhitaryan-Barella-Dimarco, che prova a servire Taremi, palla che arriva lunga nella disponibilità di Dumfries che colpisce di prima intenzione, palla che sbatte sulla traversa e alle spalle di Carnesecchi: 2-0 nel giro di pochi minuti e partita adesso in discesa per la squadra di Inzaghi. Lautaro ha nei piedi la palla del 3-0, spreca e sul ribaltamento di fronte, nasce la più bella azione della Dea, tutta sull’asse dei neo entrati: Carlos Augusto ribatte su De Ketelaere, flipper in area, la palla che arriva a Ederson che da centro area mette dentro nonostante il disperato tentativo di Dimarco. Tutto fermo perché De Ketelaere era in fuorigioco, sia pur millimetrico. Insiste l’Atalanta, ma non sfonda. Sei di recupero, troppo tardi per sperare in un ribaltamento, anche perché nel recupero è ancora l’Inter con Lautaro e Frattesi, a sfiorare il terzo gol. In finale va l’Inter che ha mostrato più carattere, gioco e personalità. L’Atalanta si è svegliata troppo tardi. Inzaghi può mettersi in poltrona e scoprire domani chi sarà l’avversaria della finalissima del 6 gennaio tra Juventus e Milan.