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Inter e Napoli non si fanno male

Campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku-Francesco Acerbi

Un campionato pazzesco, bello e avvincente, con sei squadre racchiuse nello spazio di un fazzoletto. Napoli 26, Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio 25, Juventus 24. Una stagione così non si vedeva da tempo. Adesso sì che la serie A è un campionato allenante.

Tanto rumore per nulla

Due lampi per illuminare la notte di San Siro, oltre ad un rigore sbagliato dall’Inter. Tra nerazzurri e Napoli finisce 1-1, una partita divertente giocata sul filo dell’equilibrio. E’ un pari che conferma il Napoli in vetta, mentre l’Inter, in buona compagnia, insegue ad un punto. Un primo tempo equilibrato tra Inter e Napoli, le vincitrici degli ultimi due scudetti separate in classifica di un solo punto a beneficio della formazione di Conte. L’Inter tiene più la palla, ma il Napoli è attento e concede nulla. Il vantaggio napoletano arriva da azione d’angolo battuto da Kvaratskhelia, deviato da Rrahmani e ribadito in rete da McTominay per l’1-0 Napoli. Acerbi nega a Kvara l’occasione di calciare con una deviazione all’ultimo istante. Poi, occasionissima per Acerbi, che trova il piede di Meret a negargli il gol. L’Inter spinge e trova il pari con una giocata da fuori di Calhanoglu  che calcia potente ma centrale, Meret non legge bene la traiettoria e vede la palla infilarsi in rete: 1-1. La sfida si accende nella ripresa, entrambe vogliono vincerla. Dimarco scheggia il palo con un mancino da fuori, poi contatto in area Thuram-Anguissa, Mariani vede il fallo del napoletano e indica il dischetto, ma stavolta lo specialista Calhanoglu si fa intuire la traiettoria da Meret. L’Inter non molla e ancora bravo Meret a volare per deviare una conclusione velenosa di Barella. Ultimi minuti per provare, da una parte e dall’altra, a vincerla. Ci prova Lautaro con gran parata di Meret, ma era in fuorigioco. Quattro di recupero, succede nulla, il Napoli si tiene la vetta, l’Inter resta sempre ad un passo, ma quel rigore fallito, peso come un macigno.

La Dea non si ferma più

Una settimana pazzesca per l’Atalanta: prima la vittoria al Maradona contro il Napoli, poi quella di Stoccarda in Champions, oggi quella in rimonta sull’Udinese che vale: finisce 2-1. Vantaggio Udinese nel recupero della prima frazione, lo firma Kamara con una conclusione imparabile. Altra musica nella ripresa, con l’Atalanta a spingere sospinta dalle folate di Bellanova che prima mette Pasalic nelle condizioni di battere in maniera vincente a rete, poi firmando il passaggio che ha costretto Tourè all’autorete per il 2-1. Tutto in quattro minuti: la Dea non ha intenzione di fermarsi.

Irresistibile Lazio

La Lazio non si ferma più, continua a vincere e rimane in alta quota. I biancocelesti passano all’Union Power (1-0 al Monza). A decidere la sfida di Monza, un gol poco dopo la mezz’ora di Zaccagni. La Fiorentina vince la sesta gara consecutiva (3-1 al Verona). Parte forte la Fiorentina che va in vantaggio dopo una manciata di minuti con Kean. Il Verona si riorganizza e risponde: gran gol da fuori di Serdar. Nella ripresa, i padroni di casa accelerano e trovano il nuovo vantaggio ancora con Kean che poi segna la sua personale tripletta sotto gli occhi di Luciano Spalletti.

Sprofondo Roma, esonerato Juric

E’ ancora amara la domenica giallorossa, con la Roma che perde in casa contro il Bologna (3-2) e al termine l’annuncio dell’esonero di Juric. Gioca meglio la squadra di Italiano che va in vantaggio con Castro nella prima frazione. La Roma reagisce e trova il pari con El Shaarawy ma l’entusiasmo dura poco, perché Orsolini riporta avanti gli emiliani che addirittura vanno sul 3-1 grazie al gol di Karlsson. Ultimo sussulto Roma, ancora con El Shaarawy, ma non c’è più tempo: finisce 3-2 per il Bologna ed anche l’avventura di Juric sulla panchina giallorossa. Tra i nomi più caldi per la successione, c’è quello dell’ex ct azzurro e dell’Arabia, Roberto Mancini.

Massimo Ciccognani: