La Serie A prosegue la sua corsa, e dopo il posticipo, che ha visto in campo sfidarsi Lazio e Sassuolo all’Olimpico di Roma, e Fiorentina Napoli al Franchi di Firenze, la classifica muta acnora una volta. Sotto un forte temporale si dissolve la Lazio dell’Europa League e a Roma passa il Sassuolo. La squadra di Pioli non riesce a riproporsi ai livelli di qualche giorno fa e fallisce l’operazione sorpasso. Altra storia a Firenze. Tra i Viola e gli azzurri finisce 1-1. Due gol in un minuto, poi due legni e una valanga di occasioni. Davanti a Della Valle, tornato allo stadio dopo quasi due mesi di assenza, Sousa invece può sorridere: la Fiorentina aggancia la Roma, un terzo posto che vale la Champions, torneo che si giocherà venerdì sera con lo scontro diretto all’Olimpico con i giallorossi.
All’Olimpico, Pioli rinuncia agli influenzati Marchetti e Matri, tra i pali c’è Berisha e in attacco Klose, rientrano Mauricio in difesa, Milinkovic in mediana e Felipe Anderson in avanti. Di Francesco sostituisce Missiroli (squalificato) con Biondini lasciando immutato l’assetto che ha superato l’Empoli. La Lazio cerca subito di prendere il sopravvento, ma il Sassuolo controlla con attenzione i varchi. I biancocelesti intensificano la manovra privilegiando le fasce, mentre sull’altro fronte si punta sulle ripartenze. Verso la mezz’ora smette termina il diluvio. Nel finale di tempo cresce la formazione di Di Francesco, che prova a infilarsi in avanti. Al 41’ gli emiliani ottengono un rigore per atterramento di Defrel da parte di Mauricio: Berardi la mette in rete senza problemi. Per l’attaccante è il quarto gol ai biancocelesti. La Lazio reagisce, ma sbanda in difesa: Sansone prova ad andare via a Konko in area e poco dopo Duncan impegna Berisha.
Dopo l’intervallo, i biancocelesti avanzano cercando una maggiore profondità per entrare in area. Dopo un paio di avanzate laziali, al 17’ Berardi sguscia davanti alla porta ma Berisha lo sblocca. Pioli fa entrare Keita al posto di Parolo e potenzia la fase offensiva, passando al 4-2-3-1. Al 20’ Keita si fa spazio sulla destra ma Klose non conclude, e due minuti dopo il Sassuolo arriva al raddoppio. Sansone imbecca Defrel che sfugge a Bisevac: controllo di destro e colpo in rete di sinistro. La Lazio si rimbocca le maniche, ma le conclusioni non terminano bene. Al 33’ il Sassuolo segna con Sansone il terzo gol, annullato per fuorigioco. Pioli inserisce Mauri e Djordjevic, mentre Di Francesco avvicenda Sansone con Politano, ma la Lazio non ha più energie per riemergere e al termine del match esce tra i fischi dell’Olimpico.
Al Franchi sono i padroni di casa a dominare. La Viola è aggressiva e al 6’ passa all’azione con un corner di Alonso che si alza sereno per infilare di testa in mezzo ai difensori azzurri che immobili osservano la scena. Il Napoli, irriconoscibile, sembr avere le idee confuse. Ma i partenopei restano in gara, nonostante la quota tiri più bassa dopo i primi 45 minuti in questo campionato, appena due, il gol del pareggio arriva per un regalo in disimpegno dei viola, con Alonso che pasticcia con Tatarusanu e, per sbaglio, serve Higuain 67 secondi dopo aver sbloccato il match. Nel secondo tempo sono i Viola che tremano, ma Tatarusanu fa il doppio miracolo al 58’, stoppando prima Callejon e poi il Pipita. Higuain ha bisogno di più assistenza e di supporto in zona gol, e quel calcio alla bottiglietta nei pressi della panchina al 90′, quando Sarri lo richiama in panchina al posto di Gabbiadini, lancia un piccolo allarme sul momento del giocatore. Se il Napoli vuole continuare a lottare per lo scudetto, Sarri dovrà rimboccarsi le maniche.