“Anche se indossate le maglie più belle restate sempre quelli che mettono i calzini bianchi sotto i sandali”. E’ la replica del team calcistico del San Marino, uno dei più piccoli stati del mondo, alle parole del calciatore tedesco Thomas Muller, pronunciate dopo il match concluso 0-8 per i tedeschi. Una partita che ha visto affrontarsi i Campioni del Mondo contro una squadra che rappresenta una nazione di appena trentuno mila abitanti. Una vittoria semplice, in effetti, che ha dato “fastidio” ai tedeschi: “San Marino non ha nulla a che fare con il calcio professionistico”, aveva detto Rummenigge. Dai toni ancora più aspri, la presa di posizione di Muller: “Non capisco il senso di partite così impari come queste, a maggior ragione con un calendario così fitto. Capisco che per loro è particolare giocare contro i campioni del mondo, capisco anche che si possano difendere solo con interventi duri. Proprio per questo però mi chiedo se queste non siano partite che portano a rischi inutili“.
Le frasi dei tedeschi hanno ferito l’orgoglio del paesino montano situato nel cuore del Centro Italia, tanto da non lasciare la squadra in silenzio a incassare lo sfogo, dai toni arroganti dei grandi Campioni. La replica non si è fatta attendere: “Il calcio non è di vostra proprietà – si legge nel post pubblicato dal responsabile della comunicazione della Nazionale di San Marino, Alan Gasperoni – ma è di tutti coloro che lo amano tra i quali, che lo vogliate o no, ci siamo anche noi”.
“Caro Thomas Müller, hai ragione tu. Le partite come quella di venerdì sera non servono a nulla. A te. Probabilmente a tua nonna piaceva venire in riviera e sul Titano per incontrare qualche romagnolo vero con la canotta bianca e il pelo fuori, ma capisco, a te no. A te non è piaciuto. D’altra parte, caro Thomas, a te non serve venire fino a San Marino quasi gratis in un week end in cui, senza la Bundesliga – prosegue Gasperoni -, saresti potuto stare con tua moglie sul divano della tua villa di lusso oppure chissà, avresti potuto prendere parte a qualche evento organizzato dagli sponsor incassando diverse migliaia di euro“.
Quindi, un piccolo decalogo con tanto di analisi del match: “Io ti credo ma mi permetto di darti 10 buoni motivi per cui penso che la partita San Marino – Germania sia stata molto utile e magari tu ci rifletti bene e mi fai sapere la tua…
1. E’ servita a dimostrarti che nemmeno contro le squadre scarse come la nostra riesci a fare gol e non dire che non ti sei incazzato quando Simoncini ti ha negato l’ingresso tra i marcatori…
2. E’ servita a far capire ai tuoi dirigenti (fallo sapere anche a Beckenbauer e Rummenigge) che il calcio non è di loro proprietà ma è di tutti coloro che lo amano tra i quali, che lo vogliate o no, ci siamo anche noi.
3. E’ servita a ricordare a centinaia di giornalisti di tutta Europa che esistono ancora ragazzi che inseguono i loro sogni e non i vostri assegni.
4. E’ servita a confermare che voi tedeschi non cambierete mai e che la storia non vi ha insegnato ancora che “prepotenza” non è sempre garanzia di vittoria.
5. E’ servita a far capire ai 200 ragazzi sammarinesi che hanno seguito la partita per quale motivo i loro allenatori gli chiedono di impegnarsi sempre al massimo. Chissà che un giorno tutti i loro sacrifici non vengano ripagati con una partita contro i Campioni del Mondo.
6. E’ servita alla tua Federazione (e anche alla nostra) per incassare i soldi dei diritti d’immagine con i quali, oltre a pagarti il disturbo, possono costruire impianti per i ragazzi del tuo paese, scuole calcio, stadi più sicuri… La nostra Federazione, ti svelo un segreto, costruirà un nuovo campo da calcio in un paesino sperduto che si chiama Acquaviva. Tu avresti potuto costruirlo con sei mesi del tuo stipendio, noi lo faremo con i diritti di 90 minuti di partita. Non male no?
7. E’ servita ad un paese grande come un settore del tuo Stadio di Monaco ad andare sui giornali per un buon motivo, perché una partita di calcio è sempre un buon motivo.
8. E’ servita al tuo amico Gnabry per esordire in Nazionale e segnare tre gol. Ora può chiedere al Werder il rinnovo del contratto al doppio di quanto ha guadagnato fino ad ora.
9. E’ servita a qualche sammarinese un po’ triste per ricordarsi che abbiamo una Nazionale vera. Succederà pure anche da voi che siete quasi perfetti che qualcuno si svegli quando perdete e cominci a rompere le scatole, no?
10. E’ servita a farmi capire che anche se vestite il modello più bello di divise dell’Adidas sotto sotto siete sempre quelli che mettono i calzini bianchi sotto i sandali“.
Una risposta a dir poco epica, che dimostra che la partita, dal punto di vista dialettico, l’ha vinta il piccolo “Titano“.