Conclusa la positiva esperienza olimpica di PyeongChang, l'attenzione del Coni è già proiettata ai Giochi invernali del 2026, per i quali sono ancora aperte le candidature delle città ospitanti. Sull'onda lunga del discreto bottino di medaglie accumulato in terra coreana, il Comitato olimpico italiano ha deciso di indicare per le Olimpiadi che avranno luogo fra 8 anni, la candidatura della città di Milano/Torino. Con una lettera indirizzata al Cio, lo staff dirigenziale ha manifestato l'intenzione di “voler proseguire nella fase di dialogo già avviata nei mesi scorsi in seguito all’invito del Cio ricevuto il 29 settembre 2017”. Il Coni, a ogni modo, ha precisato di restare “in attesa della formazione del nuovo Governo al quale, nei tempi e nei modi che verranno concordati, sottoporrà uno studio di fattibilità (ealizzato a inizio anno) per valutare l’intero progetto, da inquadrare comunque nel contenimento dei costi previsti dall’Agenda 2020. Al termine dell'iter, sarà lo stesso Cio a decidere quale città sarà la candidata.
I due sindaci
L'Italia, dunque, ci riprova: priva di un'Olimpiade estiva dal 1960 e con l'ultima esperienza invernale risalente a Torino 2006, la dirigenza del Coni cercherà di aggiudicarsi l'edizione 2026 proponendo un progetto per le due città del Nord. Positiva anche la risposta dei due sindaci, Chiara Appendino e Giuseppe Sala, propensi a fornire il sostegno istituzionale per accedere alla fase di dialogo: “Prendiamo atto della lettera del Coni e siamo soddisfatti – ha detto la sindaca pentastellata del capoluogo piemontese -. Ora procediamo con il lavoro dell'Associazione Torino 2026 per valutare le condizioni di fattibilità”. Stessi toni anche per il primo cittadino meneghino: “Viste le attenzioni del mondo olimpico internazionale – ha scritto su Facebook -, i positivi riscontri ottenuti dalla nostra città nell'ambito del Cio (con l'assegnazione all'unanimità della Sessione del 2019) e dopo numerosi incontri istituzionali avuti in questi ultimi mesi, ho inviato al Coni una lettera con la quale chiedo che Milano possa essere indicata a partecipare alla fase di Dialogo prevista per i Giochi Olimpici Invernali 2026″. Secondo Sala, “tale manifestazione di interesse viene esercitata in funzione di una scadenza dettata dal Cio ed è comunque subordinata alle doverose e ineludibili determinazioni del futuro Governo italiano”.
Zaia: “Cortina la soluzione vincente”
Nel frattempo, il governatore del Veneto Luca Zaia ha scritto una missiva al presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella quale ha ricordato “il forte e convinto sostegno della Regione alla manifestazione d'interesse della città di Cortina d'Ampezzo alla candidatura ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali per l'edizione 2026″. Una proposta che il presidente Zaia ha precisato di aver “diffusamente illustrato nella deliberazione del 21 marzo 2018”, ritenendo che “la città di Cortina e il territorio circostante, per la loro storia e peculiare posizione geografica nel quadro delle impareggiabili Dolomiti, già riconosciute Patrimonio Mondiale dell'Umanità, sia la soluzione vincente per promuovere al meglio l'immagine del nostro Paese, e del Veneto in particolare, nel panorama europeo e internazionale”. La città del bellunese, designata a ospitare i Giochi invernali del 1944, annullati per la Seconda guerra mondiale, ha successivamente organizzato la rassegna del 1956.