E'ufficiale: Zlatan Ibrahimovich e il Manchester United pongono fine, in modo consensuale, al loro rapporto con qualche mese di anticipo sulla tabella di marcia, ossia rispetto alla scadenza del contratto che legava lo svedese ai Red Devils, prevista per giugno prossimo. Si chiude così, con il beneplacito di José Mourinho e magari solo per ora, la carriera europea dell'asso di Malmoe, in procinto di oltrepassare l'Oceano Atlantico per tentare l'avventura in Major league soccer, negli Stati Uniti: “Anche le grandi cose finiscono – ha scritto Ibra su Twitter – e dopo due fantastiche stagioni con il Manchester United è arrivato il momento di andare avanti. Grazie al club, ai tifosi, alla squadra, al tecnico e a tutti coloro che hanno condiviso con me questa parte della mia storia”.
La parentesi inglese
Ibrahimovich chiude una parentesi, quella inglese, che lo ha portato a collezionare tre trofei in una stagione e mezzo. In serie: Community Shield, League Cup ed Europa League. Successi importanti ma, ed è la prima volta nella sua straordinaria carriera (esclusa la parentesi giovanile nella squadra della sua città, il Malmoe, a Ibra non è riuscito di centrare il trionfo in campionato, beffato dal Chelsea dei miracoli di Antonio Conte. Non che questo abbia influito sul suo rendimento, magari meno continuo rispetto al passato ma comunque determinante: 46 presenze complessive condite da 28 reti nella prima stagione, solo 7 e un gol in quella in corso, iniziata con una certa fiducia dopo il rinnovo in extremis della scorsa estate ma funestata dai postumi della rottura del crociato rimediata in chiusura dell'annata precedente.
Verso Los Angeles
A 36 anni, dunque, Ibra inizia una nuova sfida, con la prospettiva di confrontarsi con un campionato di tutt'altro livello rispetto ai fasti di Amsterdam, Torino, Milano, Barcellona, Parigi o Manchester. Nel futuro del campione, infatti, ci sarebbero i Los Angeles Galaxy già casa, a suo tempo, di altre stelle europee come David Beckham, Steven Gerrard, Robbie Keane, Carlo Cudicini e Ashley Cole (ancora in rosa). La firma con il club californiano potrebbe arrivare già in settimana anche se, nelle ultime ore, si era vociferato di un possibile ritorno in patria con addirittura la prospettiva di giocare quel Mondiale che i suoi compagni hanno sottratto all'Italia pur senza il suo aiuto. A ogni modo, queste restano suggestioni: la pista americana sembra essere quella più intrigante per Ibra, per una nuova grande sfida.