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Higuain, “core ‘ngrato”, purga il Napoli: allo Stadium la Juve vince 2 a 1

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E’ un “core ‘ngrato” l’autore della rete che permette alla Juventus di aggiudicarsi la vittoria allo Stadium di Torino. Un gol pesante, la classica rete dell’ex, quella che ha deciso il big match dell’11/a giornata di Serie A. A realizzarla è Gonzalo Higuain. La performance del “pipita” ha permesso ai bianconeri di riportarsi in vantaggio e, soprattutto, di allungare a +7 in classifica sugli azzurri. Bellissimo, poco prima dell’inizio del match, l’abbraccio tra Sarri e l’argentino, gesto che i tifosi accolgono con un grande applauso. Partita nel primo tempo bloccata, con zero occasioni da rete e poco gioco da entrambe la parti.

La ripresa è più scoppiettante: prima va in vantaggio la Juventus (5′) grazie a Bonucci, che sfrutta al meglio una svirgolata di Ghoulam in area, ma il vantaggio dura appena 4′, quando Insigne pesca con un assist al bacio Callejon che buca Buffon e segna la settima rete stagionale. Al 26′ la rimonta, con Higuain che cerca Khedira, anticipato da Ghoulam, con la palla che torna in centro area dove il l’argentino inserisce di sinistro alle spalle di Reina. Segna senza esultare, allargando le braccia quasi a scusarsi con gli ex compagni.

Qualcuno mette in mezzo il destino beffardo, qualcun altro se la ride e dice chiaramente che è un errore. Eppure è così: Higuain segna il gol decisivo di Juve-Napoli al 71′. Lestamente, c’è chi immortala l’immagine e la diffonde sui social. Il frame con l’argentino conquista like e condivisioni a go-go, facendo il giro del web. Facile capire perché, se si conosce il significato del 71 nella smorfia napoletana: “l’uomo senza valore”, per usare un eufemismo.

“E’ una vittoria importante perché abbiamo vinto uno scontro diretto difficile contro una squadra che gioca un bellissimo calcio e importante perché teniamo il Napoli a meno 7 punti”. Vede così la vittoria della sua Juventus sul Napoli, Massimiliano Allegri, che ai microfoni di Premium aggiunge: “Abbiamo preso un gol evitabile ma i ragazzi sono stati bravi – aggiunge -. Nel secondo tempo ci siamo presi dei rischi, abbiamo pressato alti e spesso rimanevamo uomo contro uomo dietro: una dimostrazione che i difensori che ho possono giocare a campo aperto contro tutti, senza bisogno di protezione. Essere al 100% tutto l’anno è impossibile, poi la squadra nella ripresa ha fatto meglio rispetto al primo tempo. Anche perché avevamo in campo più giocatori che strappano le partite come Cuadrado”.

Higuain? Non gli ho detto niente, sapeva che avrebbe giocato e ha fatto una buona partita. Ha fatto il gol decisivo e ha fatto buone giocate, così come Mandzukic. Insieme sono stati bravi, sono contento della loro prestazione. Miralem nel primo tempo ha fatto bene sul piano difensivo e degli inserimenti. Nel secondo ha faticato di più, ha giocato tantissime partite, era un po’ in affanno ma solo per un debito d’ossigeno, non per un modulo non adatto a lui”, conclude Allegri, che sulla corsa scudetto ricorda che domani “la Roma può arrivare a 2 punti. E’ una squadra che può ambire al titolo, così come il Napoli perché mancano ancora tantissimi punti”.

“Non meritavamo la sconfitta per quello che si è visto in campo. In questo momento facciamo sempre qualche errore e contro i giocatori che ha la Juve diventa pericolosissimo”. E’ amaro il commento di Maurizio Sarri dopo il ko. “L’anno scorso – ricorda a Premium – avevamo fatto una gara più timida. Davanti eravamo un po’ stanchi e questo potrebbe avere inciso. Mi dispiace per il secondo gol preso per un errore su una lettura sbagliata. Il primo non lo commento, è un errore singolo, sfortunato perché la palla è finita sul piede di Bonucci“. Parole di stizza nei confronti di Insigne: “Quando esce deve stare zitto e basta. Se c’è qualcosa da chiarire lo faremo nei prossimi giorni. L’ho tolto perché non sembrava stare bene fisicamente”.

“L’abbraccio con Higuain? Quando sei arrabbiato con un figlio continui a volergli bene. Lui mi ha fatto solo del bene, il passaggio alla Juve mi ha fatto male ma rimane una persona alla quale sono affezionatissimo e probabilmente fra 10 anni ci sentiremo ancora. Il Napoli ha lottato nelle prime posizioni nelle scorse stagioni e anche quest’anno è nei primi posti. Non abbiamo mai detto di essere competitivi per il massimo livello, se no avremmo preso giocatori dell’87 o dell’88. Invece abbiamo fatto una giusta scelta di prendere tutti giocatori giovani, del’94, ’95, ’97. La società ha scelto di crearsi un futuro, quindi il percorso è più lungo: la squadra deve crescere in personalità e esperienza. Con tutte le difficoltà avute penso che i ragazzi stiano facendo bene, se poi qualcuno ci etichetta come l’anti Juve non ci interessa, sappiamo quale sia il nostro compito e andiamo avanti tranquillamente”.

Mattia Sheridan: