Sembrano non finire mai problemi fiscali per il calciatore brasiliano Neymar, imputato dalle autorità brasiliane per evasione fiscale e falsificazione di documenti, assieme al padre e a due top manager del Barcellona. Le indagini hanno coperto un periodo che va dal 2006 al 2013.
Secondo il fisco brasiliano, infatti, il calciatore avrebbe commesso gravi irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi nel periodo in cui giocava nella squadra del Santos. La procura di San Paolo, inoltre, lo ha accusato di falso ideologico relativo al suo trasferimento al Barcellona, il club catalano per il quale gioca attualmente Neymar. Secondo le autorità brasiliane, il club avrebbe dichiarato un prezzo di acquisto per il giocatore nettamente inferiore a quello reale, causando una grave perdita economica alla Dis, il fondo brasiliano che deteneva il 40% del cartellino del fuoriclasse. Quindi, insieme a lui, sono stati accusati anche Sandro Rossell e Josep Maria Bartomeu, rispettivamente l’ex e l’attuale presidente del Futbol Club Barcelona.
Le autorità brasiliane hanno inoltre predisposto il sequestro di 43 milioni di euro come garanzia del pagamento delle imposte non versate dal calciatore nel periodo tra il 2011 e il 2013, una cifra complessiva di 14 milioni di euro.