I campioni del mondo escono da Euro 2016 piegati da due schiaffi del petite diable. Sarà Portogallo-Francia, domenica 10 luglio, la finale di questi Europei di Calcio. Nella semifinale giocata a Marsiglia, i transalpini hanno sconfitto 2-0 la Germania con una doppietta di Antoine Griezmann, lo stesso risultato con cui era finita l’ultima sfida tra le due nazionali, il 13 novembre del 2015, quando Parigi fu sconvolta dagli attentati dei jihadisti dell’isis. Rimproverata di essere andati avanti nel torneo senza affrontare nessun avversario di peso, la squadra di Deschamps ha risposto eliminando i campioni del mondo al termine di una partita non particolarmente emozionante.
Griezmann è arrivato a 6 reti, mentre sulla prestazione della Germania – che pure ha creato molto – è pesata soprattutto l’assenza al centro dell’attacco dell’infortunato Mario Gomez. Nella ripresa Kimmich, centrocampista prestato alla difesa, ha colpito il palo esterno della porta difesa da Lloris, che nel recupero ha sfoggiato una parata strepitosa, su un colpo di testa dello stesso Kimmich. Alla fine tutti ‘Le Bleu’ sotto la curva ad intonare il “Geyser sound” in stile islandese, divenuto ormai la colonna sonora di Euro 2016. In avvio Joachim Loew sceglie di coprirsi rinforzando il centrocampo con Emre Can, preferito al più offensivo Goetze.
In difesa confermato Hoewedes al posto dello squalificato Hummels, Schweinsteiger prende il posto dell’infortunato Khedira. Per la Francia, Deschamps conferma l’11 che ha eliminato l’Islanda: 4-2-3-1 con Umtiti ancora titolare e la coppia Pogba-Matuidi nel ruolo di mediani davanti alla difesa. L’avvio dei padroni di casa è veemente e nei primi 10 minuti tanta aggressività manda in crisi i tedeschi. Neuer (7′) è pronto a respingere la conclusione ravvicinata di Griezmann, dopo uno scambio con Matuidi. Loew dalla panchina scuote i suoi ed al 14′ anche Lloris si scalda i guanti deviando il sinistro di Emre Can. La Germania si scuote, guadagna campo e l’inerzia della partita si sposta. Lloris alza sulla traversa un tiro velenoso di Schweinsteiger.
Ma i minuti finali del tempo sono ancora francesi. Al 41′ un errore di Boateng lancia Giroud a rete, ma il recupero miracoloso di Hoewedes disinnesca il pericolo. Nel recupero Schweinsteiger colpisce la palla di mano in un contrasto aereo con Evra. Per Rizzoli è rigore e Griezmann non perdona. Francia al riposo insperatamente in vantaggio. Dopo 15 minuti della ripresa si fa male Boateng (problema muscolare) ed entra Mustafi. La Germania ha perso dinamismo e Loew prova a ridarglielo togliendo Can per Goetze. Ma mentre i campioni del mondo tentano di costruire una reazione, arriva il 2-0 francese. Sul cross dalla sinistra di Pogba, Neuer è bravo a sventare il colpo di testa di Giroud, ma la palla finisce a Griezmann, lesto a toccarla in rete facendola passare tra le gambe del portiere tedesco. Sembra il colpo di grazia, invece dopo aver subito il secondo gol la Germania si fa più pericolosa. Due volte Kimmich va vicino al gol, poi ci prova Goetze con un diagonale che sfiora il palo alla sinistra di Lloris. Ma la Francia è anche fortunata e dopo 4′ di recupero Rizzoli fischia la fine. Cristiano Ronaldo l’aspetta.
Immensa la gioia dei tifosi parigini, esplosa al 90′. Automobili, motorini e cortei di tifosi a piedi avvolti nelle bandiere tricolori bianco-rosso-blu hanno invaso le strade dalla Bastiglia alla Concorde, dirigendosi prevalentemente verso gli Champs-Elysees, dove convergono le decine di migliaia di tifosi che hanno seguito il match sul megaschermo della fan zone alla Tour Eiffel. La torre, fin dalla fine dell’incontro, si è illuminata con i colori della Francia. La polizia è già pronta in forze sulla grande avenue per evitare danneggiamenti e saccheggi. I primi tifosi sono già sugli Champs-Elysees, dove hanno intonato la Marsigliese. Gruppi di ragazzi hanno scavalcato intanto le griglie attorno alla colonna della Bastiglia ed hanno scalato il piedistallo, fra l’esultanza dei tifosi che hanno invaso la piazza. La Francia non vinceva una partita ufficiale contro la Germania dal 1958.