Si fa maledettamente complicato il percorso in Champions della Juventus, nonostante la corazzata e nonostante Cristiano Ronaldo. C'è ancora il ritorno, per carità, ma il 2-0 (Gimenez e Godin) subito al Wanda Metropolitano di Madrid contro l'Atletico è un segnale tutt'altro che incoraggiante, se non altro per come è maturato. A fronte di un primo tempo equilibrato, la banda di Allegri crolla nella ripresa sotto i colpi dei Colchoneros, squadra quadrata e generosa ma anche dotata di classe e talento. Tanto. Il resto lo fa il fattore campo: il Wanda è una bolgia, i tifosi bersagliano Ronaldo di fischi dal primo al novantesimo minuto, applaudono a scena aperta Diego Costa al momento del cambio nonostante i due gol mangiati, in questa Champions ci credono. E fanno bene, visto il tasso tecnico ma anche il gioco di squadra, ormai plasmato nell'anima del cholismo.
Prima frazione
Senza Khedira, Allegri affida a Bentancur il ruolo di mezzala, schierando Pjanic al suo fianco nonostante la febbre. Simeone decide di puntare su Diego Costa nonostante le non perfette condizioni fisiche, preferendo comunque lo spagnolo per affiancare Griezmann nel tandem d'attacco. La prima fase è di studio, vista anche la posta elevata in palio ma, comunque, l'impressione è le due contendenti si equivalgano. CR7 scalda subito i guantoni di Oblak con un bolide su punizione da 30 metri, Chiellini incorna alto poco dopo da calcio d'angolo. Chi si vede poco è Manduzkic, mentre Dybala è costretto a tornare spesso indietro per cercare palloni giocabili. Un segno tangibile di un Atletico che la butta sulla fisicità di Godin, Thomas e Gimenez, pronto a strappare palla sulla trequarti e a ripartire veloce in contropiede.
Tempesta uruguaiana
Ma è nella ripresa che il match esplode. Simeone carica i suoi, l'Atletico rientra con un piglio ben diverso da quello bianconero e guadagna sistematicamente metri. L'occasione colossale capita a Diego Costa, che fallisce a tu per tu con Szczesny. Poi il polacco si supera deviando sulla traversa un pallonetto in corsa di Griezmann. Entra Morata e l'ex va subito in gol: colpo di testa perfetto ma vanificato dal Var, che annulla per spinta su Chiellini. Tecnologia che, invece, non ravvisa nulla su Bonucci quando Gimenez risolve in rete una mischia in area di rigore, girando all'angolino il pallone dell'1-0. Una rete che fa vacillare la Juventus e, una manciata di minuti dopo, la fa crollare di nuovo: altro calcio piazzato, altra mischia risolta questa volta da Godin che, con una bicicletta, ribadisce in rete un pallone complicato da posizione defilata. E' il gol che sigilla un match tutto a marca biancorossa e che fa apparire chiara una cosa: a Torino servirà un'impresa.