Finisce male, anzi, malissimo, questa tornata di Champions per le italiane chiamate a giocare i playoff. Tutte fuori: dopo Milan e Alatanta, crolla anche la Juve battuta 3-1 a Eindhoven dal Psv che continua la corsa. Bianconeri a casa a testa batta. Non bastano novanta minuti di gioco per stabilire chi guadagna gli ottavi tra Psv e Juventus. Al Philips Stadion di Eindhoven finisce come all’andata: 2-1 a Torino per i bianconeri, 2-1 al ritorno per gli olandesi. Decidono i supplementari: nei regolamentari vantaggio Perisic, pareggio di Weah, poi il gol di Saibari.
Juve attenta ma pericolosa
Si gioca in una bolgia, con il Philips Stadion colmo in ogni ordine di posti. Il Psv parte forte, ma i bianconeri, giocano con attenzione e acume tattico. Ma dopo appena dieci minuti, cambiano i piani tattici di Motta che perde Renato Veiga, dentro Cambiaso. La partita si gioca prevalentemente in mezzo, pochi spazi ed altrettante poche emozioni. Occasione per Cambiaso, occasione deviata. Poi, dopo la mezz’ora ci prova Kolo Muani, ma il francese, magnificamente imbeccato da Koopmeiners, calcia malamente fuori da due passi. Ed è l’unico acuto di un primo tempo controllato senza affanni dai bianconeri. Psv tanto fumo ma poco arrosto.
Botta e risposta
Partita che si accende all’improvviso, un colpo di fulmine. Gran giocata di Noa Lang che si accentra e trova Perisic, ancora lui, conclusione incrociata e Di Gregorio può farci nulla: 1-0 Psv e partita in equilibrio. Non ci voleva, nel momento in cui la Juve sembrava in controllo. Spinge il Psv, con Lang. Ma la Juve è viva, colpita nell’orgoglio, e alla prima occasione, la rimette sui binari a lei più congeniali. Piazzato di Koopmeiners, respinge con affanno la retroguardia olandese, palla sui piedi di Weah, botta dal limite, Benitez è battuto: 1-1 e qualificazione che torna nella disponibilità dei bianconeri.
La riprende Saibari
Il Psv si scuote, cerca il gol per riaprire la qualificazione con l’intero stadio che soffia alle sue spalle. Gran giocata di Perisic che sfonda a destra e mette in mezzo, palla che arriva a Saibari che da due passi buca Di Gregorio: 2-1, lo stesso dell’andata, risultato in perfetto equilibrio. Il Philips Stadion è una bolgia, la Juve deve tenere anche sotto l’aspetto emotivo e dei nervi. Spinge il Psv, la Juve resiste. Otto di recupero col cuore in gola, la Juve ha temperamento, tiene e si va ai supplementari.
Fuori
Motta gioca la carta Mbangula, ma il Psv parte fortissimo, Ancora Saibari, Di Gregorio c’è. Aumenta la pressione olandese e arriva il gol che cambia l’inerzia della partita. Til trova Bakayoko in area, palla in mezzo, fortunoso batti e ribatti e Flamingo trova il varco e segna con la porta spalancata: 3-1 e adesso si fa dura. Di Gregorio salva ancora su Saibari, poi Vlahovic si ferma sul palo. Juve a testa bassa con Nico Gonzalez e Thuram, poi è ancora Di Gregoria a tenere viva la Juve sugli attacchi del Psv. Che la chiude dopo tre di recupero e vola agli ottavi. Per la Juve un mesto ritorno a Torino.