La chiude qui Francesca Schiavone. La Leonessa, la vincitrice del Roland Garros 2010, ex capofila delle tenniste italiane ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. A 38 anni, 20 dei quali spesi sui terreni del tennis professionistico, la milanese si sente soddisfatta e sceglie di dire basta al mondo dello sport praticato: “Dico addio al tennis con il mio cuore. E' ora, adesso lo sento. Avevo due sogni nella mia carriera: vincere il Roland Garros (nel 2010, prima azzurra di sempre) e diventare una top 10. Ce l'ho fatta e sono incredibilmente felice. Adesso mi si aprono nuove sfide nella mia carriera”. Un addio ragionato, pensato più volte ma, ora, pubblicamente dichiarato.
Ora allenatrice
La campionessa azzurra ha scelto lo scenario di Flushing Meadows per annunciare il suo ritiro. Una scelta forse non casuale considerando che, 18 anni fa, proprio qui era apparsa per la prima volta nel tabellone di un Major. Ed è sempre su questo terreno, agli Us Open, che si rese protagonista di un'incredibile vittoria contro la giapponese Ai Sugiyama, in una partita giocata in quattro giorni per le continue interruzioni dovute alla pioggia. Ora, da 454 del mondo ha deciso di chiudere. Era arrivata alla posizione numero 4 nel 2011, il punto più alto della sua carriera e quello maggiore toccato da un'italiana: “Amo questo sport e sono pronta a trasmettere la mia esperienza e la mia passione. Sto già allenando, da qualche mese: è molto diverso, ma molto stimolante vedere come tanti ragazzi e ragazze vogliono imparare”. Il ritiro “era nella mia testa già da un po', da dopo il Roland Garros, poi mi sono serviti alcuni mesi per focalizzarlo al meglio e capire che era la cosa giusta da fare”.
La carriera
Francesca Schiavone chiude la sua bacheca con 8 titoli Wta (fra i quali l'Open di Francia conquistato nel 2010 da n. 17 contro l'allora n. 7, l'australiana Samantha Stosur), l'ultimo vinto lo scorso anno a Bogotà, oltre a 3 Fed Cup. Un rimpianto? Chissà, forse il Roland Garros del 2011 durante il quale, da numero 5 Wta, arrivò in finale contro la cinese Na Li (un gradino sotto in graduatoria) capace di imporsi poi in due set contro la milanese. Le resta comunque la soddisfazione di essere stata la prima e finora unica italiana ad aver disputato due finali del Grande Slam, peraltro consecutive. Un risultato davvero niente male.