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Forza e strategia, Hamilton re di Monza

E'un colpaccio mondiale quello che Hamilton mette a segno sul circuito di Monza, andando a prendersi un Gp che addetti e appassionati avevano già inquadrato come un possibile trionfo Ferrari. L'unico a non essere d'accordo, né con le previsioni né con la prima fila tutta Rossa (Raikkonen 1°, Vettel 2°), era proprio il campione del mondo, autore di una gara capolavoro, forse una delle migliori in carriera, capace di spazzare via il rivale Vettel alle prime curve e di approfittare delle conseguenze del blistering che ha divorato gli pneumatici di Raikkonen negli ultimi dieci giri. Si prende tutto Lewis Hamilton, primo posto e 30 punti di margine sul ferrarista tedesco (finito 4°), ricevendo qualche fischio dal paddock al momento della premiazione per il contatto (deciso ma regolare) che ha buttato fuori gara Vettel ma meritandosi gli applausi di tutti, a lui e alla Mercedes, per gestione e strategia.

Vettel in testacoda

Era tutto bello a Monza, con entrambe le Ferrari in prima fila, il Canto degli italiani intonato da Al Bano e le frecce tricolori che solcano il cielo incerto di Lombardia. Bellissimo fino al via, quando un Hamilton taciturno in settimana riesce a gettare la maschera e a tirar fuori gli artigli già nelle primissime battute, quando sapeva benissimo di dover spingere al massimo. Vettel, pur partito discretamente, cade nella trappola e, dopo aver resitito nei primi due allunghi, cede alla Roggia all'attacco all'arma bianca del pilota inglese: Hamilton si infila all'interno, Vettel tenta la chiusura ma va a toccarsi con la Mercedes riportando danni al musetto (sostituito) e un testacoda che vale il rientro in ultima posizione. Per i commissari è tutto regolare e il tedesco deve ripartire.

Strategia vincente

Tutto da rifare a nemmeno un giro dall'inizio, con safety car in pista e Raikkonen bravissimo a replicare al sorpasso di Hamilton quando la vettura esce di pista. Da lì inizia un'altra gara, col finlandese che tiene l'andatura e pensa a salvaguardare le gomme che, sul circuito monzese, sono a forte rischio usura. Nel frattempo, Vettel passa in rassegna tutto lo schieramento, andando a risalire man mano la graduatoria approfittando anche della giornataccia di Ricciardo, partito ultimo e costretto al ritiro. Mai come oggi, però, si vede il gioco di squadra della Mercedes. Attorno al 20° giro i meccanici escono sulla pit-lane, dando l'impressione che Hamilton stia rientrando e, praticamente in contemporanea, Raikkonen anticipa il pit-stop. Risultato: Lewis resta in pista per una decina di giri guadagnando decimi, il finlandese limita i danni rientrando però dietro a Bottas, vero e proprio alfiere del campione del mondo. Nonostante Kimi riesca a tener dietro Hamilton al momento del cambio, gli effetti del blistering non tardano a farsi sentire, consentendo al britannico di centrare il sorpasso che vale il jackpot a 10 dalla fine, quando il ferrarista era ormai praticamente senza gomme.

Weekend nero

Chiude fra le due Frecce d'argento il finlandese, autore di una prestazione comunque ottima in un weekend che, dalla festa preparata, si trasforma in un parterre di facce scure. Peccato per Vettel, che paga l'azione decisa del rivale e rimonta fin dove possibile, vale a dire la quarta posizione (ottenuta per l'arretramento a 5° di Verstappen per un contatto con Bottas). Prima i punti di distacco erano 17, ora sono 30. Le possibilità ci sono a patto di non fare più errori.

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