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Formula Uno, Hamilton vince a Shanghai. Vettel secondo ma la Ferrari c’è

Trionfo netto di Lewis Hamilton sull’umida pista di Shanghai. La vittoria del pilota inglese al volante della sua Mercedes non è mai stata in discussione, con il ferrarista Vettel che ha dovuto accontentarsi della seconda piazza, precedendo il rimontante olandese della Red Bull Max Verstappen, autore di una gara strepitosa (da 16esimo a terzo). Quinta la seconda Ferrari, guidata da un Kimi Raikkonen essenziale. Crash, invece, per Antonio Giovinazzi che, alla guida della Sauber, termina contro le barriere il suo secondo Gp della carriera. Quarta piazza per la Red Bull dell’australiano Daniel Ricciardo, grande escluso dalla gara di Melbourne, con la sua uscita di pista, e autore di una buona prestazione sul circuito cinese.

Safety-car decisiva

L’incognita era e restava il maltempo. Alla fine, l’asfalto del Gp di Cina resta umido e, come al solito, Hamilton sfodera la sua gara pulita e da leader vero, mentre il tedesco della Ferrari, pur disputando un ottimo gp a conferma di quanto visto a Melbourne, ha accusato in negativo l’ingresso della safety car, dovuto all’incidente del giovane pilota Sauber Giovinazzi (in prestito proprio dal Cavallino) al terzo giro: partito con gomme intermedie, Vettel effettua presto il primo pit-stop ma, all’ingresso della vettura in pista, si ritrova invischiato troppe posizioni indietro, alle spalle sia di Raikkonen che dello scatenato Verstappen. Ed è proprio l’olandese a regalare spettacolo, sorpassando in serie prima il finlandese e poi lo stesso Ricciardo. Vettel, dopo aver perso fin troppo terreno dietro alle due vetture austriache, inizia lo show fra i giri 20 e 22, lasciandosi alle spalle prima il compagno di squadra poi il pilota australiano, affrontandolo in un duello sensazionale.

Vettel rimonta ma non basta

Nei dintorni del 30esimo giro, Vettel ha raggiunto e sorpassato anche lo spedito Verstappen, quando ormai, però, i secondi dal leader di gara erano diventati 10. Troppi per sperare di rimontare e tentare un assalto al rush finale. E allora, pur accontentandosi della seconda posizione, il tedesco ha mostrato quello che, in fondo, ci si aspettava di sapere dopo questo Gran premio: la Ferrari SF70H, in questo mondiale può dire davvero la sua. Per eventuali dubbi, dare (o ridare) un’occhiata al sorpasso di Vettel su Ricciardo.

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