Dopo il record di pole ottenuto nelle Q3 di ieri, Lewis Hamilton completa la festa centrando la sua vittoria numero 58 in Formula Uno (al 200esimo Gp) e dimezzando lo svantaggio nella classifica mondiale rispetto al diretto rivale, Sebastian Vettel, giunto secondo al traguardo in questo emozionante Gp del Belgio. Il britannico della Mercedes si è confermato un asso sul circuito di Spa (terza vittoria) e in evidente stato di grazia, riuscendo a tenere dietro una Ferrari arrembante e altamente competitiva come quella del tedesco. Buona anche la prova di Kimi Raikkonen, finito quarto dopo essere incappato in una penalità per mancato rispetto delle bandiere gialle, sorpassando egregiamente Bottas ma non riuscendo ad avvicinarsi a Ricciardo, che ottiene così il sesto podio stagionale.
Raikkonen penalizzato
Allo spegnimento dei semafori, Hamilton e Vettel partono subito forte mantenendo le rispettive posizioni così come i quattro inseguitori (Bottas, Raikkonen, Ricciardo e Verstappen). Trascorrono appena 8 giri, però, e proprio il giovane olandese della Red Bull deve dire addio alla gara, parcheggiando la sua auto in panne a bordo pista e spegnendo l’entusiasmo del suo folto pubblico locale. In questo frangente spuntano le bandiere gialle che Raikkonen non rispetta, incorrendo nella sanzione di 10 secondi che gli costerà, al 17° giro, il passaggio in pit-lane e il rientro in settima posizione. Nel frattempo (giro 13) Hamilton effettua il primo pit-stop montando le soft, adottando la medesima strategia di Vettel. I due infatti proseguono la gara a stretto contatto, conservando un distacco che gli consente di concentrarsi esclusivamente in una sfida a due.
Crack Force-India, Hamilton in scioltezza
Mentre Raikkonen prosegue una fenomenale rimonta, le due Force India di Perez e Ocon pensano bene di mettersi fuori gioco a vicenda, costringendo la safety-car a fare il proprio ingresso in pista. Il ricompattamento del gruppo rimescola solo un po’ le carte: Vettel monta le ultrasoft e tenta il tutto per tutto, restando incollato al leader britannico senza però riuscire a sopravanzarlo. Il compagno di squadra, invece, riesce a infilare l’altra Mercedes, quella di Bottas, a qualche giro dalla fine, non riuscendo però ad avvicinarsi abbastanza a Ricciardo. Nelle retrovie, intanto, la McLaren di Alonso comunicava via radio i ripetuti sorpassi subiti, descrivendo la situazione come “imbarazzante”. L’ex Ferrari si ritirerà al 26esimo giro. Con un Hamilton trionfante sul gradino più alto del podio, il discorso mondiale rimane sempre più una corsa a due: tra Vettel capolista e il pilota Mercedes i punti di distanza sono ora solo 7.