Né Vettel né Hamilton: a trionfare nel Gp d’Austria è il “terzo incomodo” Valterri Bottas, su Mercedes, autore di una gara perfetta e condotta dall’inizio alla fine. Il finlandese conquista e gestisce un buon vantaggio già alla partenza, effettuata con un scatto fulmineo (tanto da finire sotto indagine da parte dei commissari di gara), guadagnando progressivamente secondi sul primo inseguitore, Vettel, e sul compagno di squadra Hamilton, partito ottavo (l’unico con le supersoft) in griglia dopo la penalizzazione. Quello che si aspettavano tutti, dopo gli screzi di Baku, era proprio una sfida tra i due favoriti al titolo: una bagarre che non c’è stata, stroncata sul nascere da una prestazione maiuscola di Bottas, padrone indiscusso del weekend di Formula Uno sullo Zeltweg.
Strike Kvyat
Nemmeno il tempo di affrontare la prima curva, dopo lo spegnimento dei semafori, che avviene la prima carambola: a innescare l’effetto bowling è il russo Kvyat che, sbagliando il tempo di frenata, centra in pieno la McLaren di Alonso che, a sua volta, tampona la Red Bull di Verstappen (partito malissimo), causando di fatto il ritiro immediato di entrambi e incorrendo nella giusta penalizzazione del drive through. Per l’olandese si tratta del quinto ritiro su nove Gran premi, il terzo consecutivo. Davanti, invece, Bottas è bravissimo a tenere la posizione su Vettel e Ricciardo, mentre Raikkonen (spinto fuori dallo stesso australiano) subisce il sorpasso di Grosjean, poi prontamente sopravanzato al terzo giro. Discreta anche la partenza di Hamilton, bravo a risalire la china sbarazzandosi di Perez e Grosjean ma non riuscendo mai ad avvicinare concretamente il finlandese su Ferrari.
Bottas vince, Vettel a +20
La prima sosta la effettua proprio il britannico (che ne giova in termini di velocità), seguito da Ricciardo e poi da Vettel il quale, però, aveva nel frattempo accumulato un ritardo considerevole da Bottas. Il pilota Mercedes, infatti, penultimo dei primi 5 a effettuare il pit-stop, rientra davanti al tedesco (preservando un discreto margine) e sopravanzando la Ferrari di Raikkonen, ultimo a fermarsi rientrando in quinta posizione. La fase finale di gara vede un accesso tentativo di rimonta da parte di Vettel sul leader della corsa, mentre Hamilton tenta l’impresa disperata di guadagnarsi almeno la terza posizione a scapito di Ricciardo. L’assalto, però, non va a buon fine, come non riesce quello del ferrarista su Bottas che, in modo più che meritato, va a prendersi il suo secondo successo stagionale (nonché in carriera) dopo quello di Sochi, confermandosi un rivale tutt’altro che da snobbare per la corsa al titolo. Alla fine, nell’atteso confronto fra i due leader, a sorridere è il tedesco della Ferrari che, a questo punto, conquista un margine di 20 punti sul rivale, restando saldamente in testa al mondiale. Di tempo per rilassarsi, però, non ce n’è: domenica prossima, a Silverstone, si corre in casa di Hamilton.