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Formula Uno, altra chance per Giovinazzi: l’italiano al volante della Sauber anche in Cina

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E’ piaciuta la prestazione di Antonio Giovinazzi, al suo primo Gran premio in assoluto in Formula Uno. Una gara, quella di Melbourne, che gli è valsa la riconferma al volante della Sauber, motorizzata Ferrari, in sostituzione dell’infortunato Pascal Wehrlein, ancora non al meglio dopo l’incidente nella Race of Champions e, come da lui stesso ammesso, ben lontano dall’essere al top: “La mia priorità è di potermi allenare intensamente – ha scritto via social – per garantire un rendimento al 100% il più presto possibile. Dopodiché sarò pronto al meglio per il mio primo weekend di gara con la Sauber”. E allora, assieme agli auguri per un pronto recupero al 22enne pilota tedesco, ecco che arrivano gli incoraggiamenti per il terzo driver della Rossa di Maranello, “prestato” all’affiliata per guidare la monoposto C36-Ferrari anche nel Gp che si svolgerà in Cina. Ed eventualmente nel successivo, in Bahrein, ovviamente in attesa di capire se il tedesco rientrerà dai box per l’appuntamento di Sakhir o per quello di Soci, in Russia.

Verso Shanghai

Nel frattempo, il 23enne di Martina Franca si gode il suo momento. Qualora Giovinazzi avesse la possibilità di disputare il suo terzo Gp, l’etichetta di rookie scivolerebbe via e, automaticamente, avrebbe diritto alla possibilità di effettuare i test con la Ferrari. In vista della corsa cinese, il pilota avrà l’opprtunità di partecipare a tutte le sessioni di prove, circostanza che non si era verificata in avvicinamento all’esordio mondiale in Australia, avendo partecipato esclusivamente alle qualifiche prima di sfoderare una prestazione da veterano, accasandosi al dodicesimo posto finale, recuperando tre posizioni rispetto alla griglia di partenza.

Giovinazzi e Ferrari: voglia di conferma

Piedi ben piantati in terra, comunque, quelli di Giovinazzi, consapevole di dover sfruttare questa occasione per confermare quanto di buono intravisto al volante della svizzera in blu sull’asfalto dell’Albert Park e meritarsi quella Formula Uno che, improvvisamente, si è ritrovato a dover affrontare. E, se c’è un pilota Ferrari che cerca di farsi largo nell’affollata schiera di pretendenti a un posto nelle scuderie, c’è una Rossa alla ricerca di un successo che, sul circuito di Shanghai, manca da ben 4 anni: l’ultimo pilota del Cavallino a trionfare in Cina è stato Fernando Alonso, nel 2013, capace di regalare un successo che, già allora, tardava da tempo (Raikkonen vinse nel 2007, Schumacher nel 2006, Barrichello nel 2004). L’occasione per la Ferrari è davvero importante: sia per Vettel, in cerca della conferma personale dopo il successo australiano (e il secondo posto cinese dello scorso anno), sia per la scuderia, a caccia di un risultato che confermi davvero la rinata competitività in pista della Rossa italiana.

Mattia Damiani: