Tutti speravano in una finale tutta italiana, purtroppo però in Europa League Napoli e Fiorentina deludono e abbandonano la coppa con l’amaro in bocca: la squadra di Benitez perde 1-0 sul campo degli ucraini del Dnipro dopo aver pareggiato 1-1 la semifinale di andata al San Paolo. Va peggio invece ai viola che escono sconfitti 2-0 dal match contro il Siviglia al Franchi.
Sotto la pioggia battente di Kiev, la squadra partenopea parte bene ma con il passare dei minuti fatica a trovare spazi nella difesa degli avversari. La squadra di Benitez costruisce però due palle gol clamorose entrambe sciupate da Higuain: al 7′ quando l’argentino, innescato da Inler, si presenta solo davanti al portiere Boyko che respinge in tuffo il diagonale. La seconda al 28′ quando Ghoulam dalla trequarti sinistra crossa per Higuain che di testa trova ancora Boyko a negargli la gioia del gol. Il Dnipro prova a tenere i ritmi bassi e a ripartire improvvisamente in contropiede, così nel finale si fa vedere dalle parti di Andujar con un insidioso destro a giro da fuori di Seleznyov. Avvio di ripresa difficile per il Napoli, che non riesce a prendere in mano le redini del gioco e anzi al 13′ subisce il gol degli ucraini con il solito Seleznyov di testa su cross dalla sinistra di Konoplyanka. Allora entra Hamsik per Gabbiadini e poi Mertens per Insigne. Proprio l’attaccante belga è l’unico che prova a dare una scossa sfiorando il gol in un paio di circostanze. Nel finale sono proprio i padroni di casa a sfiorare in due occasioni il gol del 2-0 colpendo anche una traversa con il neo entrato Matheus. Finisce con l’invasione di campo pacifica dei tifosi di casa e il Napoli che abbandona l’Europa proprio sul più bello.
Nell’altra partita invece il 3-0 dell’andata metteva gli spagnoli in condizioni di giocare il match nel modo a loro più congeniale: controllare il gioco e ripartire in contropiede. La Fiorentina, con Montella che ha tenuto in panchina Mario Gomez per 90′, ci ha provato con coraggio ma ha sprecato tanto ed è stata anche poco fortunata trovando sulla sua strada un Rico davvero insuperabile. La squadra di Unai Emery si qualifica così per la sua seconda finale consecutiva dopo quella vinta lo scorso anno a Torino contro il Benfica.
Nonostante un Franchi ribollente di passione, durano appena venti minuti le speranze della Fiorentina di ribaltare lo 0-3 dell’andata. I viola partono bene e al 17′ sfiorano il vantaggio con un colpo di testa a botta sicura di Gonzalo Rodriguez respinto da Rico in angolo con un autentico miracolo. Passano cinque minuti e il Siviglia passa in vantaggio: su una punizione di Coke, la palla finisce sui piedi di Bacca abile a battere Neto da sottomisura. Altri cinque minuti e gli spagnoli raddoppiano con Carriço che approfitta di una svirgolata di Basanta e ancora da pochi metri infila Neto. La partita di fatto finisce qui. I viola accusano il colpo e nella ripresa la musica non cambia: la squadra di Montella prova almeno con orgoglio a riaprire la partita ma trova sulla sua strada un Rico in grande serata che continua ad opporsi in tutti i modi ai tentativi viola di Salah e Ilicic. Lo sloveno sbaglia anche un rigore al 21′ calciando alle stelle. Nel finale la compagine spagnola amministra senza problemi con la Fiorentina che alza definitivamente bandiera bianca.